Voglia di tartufo? Tra le vie ciociare c’è chi ne ha fatto un’arte che va oltre il semplice cibo

Nel cuore della Ciociaria, c’è un posto dove il tartufo non è solo un ingrediente, ma una vera dichiarazione d’amore alla cucina.

Nel cuore della Ciociaria, tra i vicoli dove il tempo scorre lento e la cucina sa di casa, c’è un posto che ha fatto del tartufo una vera e propria esperienza. Non è solo un ingrediente, non è solo un piatto. Qui il tartufo è storia, passione, ricerca. Un profumo che si infila nei vicoli, un sapore che si fa ricordare.

Fettuccine al tartufo
Voglia di tartufo? Tra le vie ciociare c’è chi ne ha fatto un’arte che va oltre il semplice cibo – montesangiovanniuno.it

‘Osteria Tartù’ ha aperto a Frosinone l’11 dicembre 2024, portando un’idea nuova per la città: un ristorante dove il tartufo è l’assoluto protagonista. Non un dettaglio, ma il cuore di ogni piatto. Sono anni che i due inseguono la loro strada, per poi decidere, un giorno, che avrebbero puntato tutto su questo ingrediente, senza nulla togliere al resto.

Dietro c’è la storia di Alessandro e Valeria, lui romano, lei frusinate, che dopo anni a Bologna hanno deciso di tornare a casa e portare con sé un sogno. Perché proprio qui? Perché la Ciociaria meritava un posto così. Un luogo dove il tartufo non fosse solo un’aggiunta, ma un simbolo di eccellenza.

Da Bologna a Frosinone: la scommessa sul tartufo

Aprire un ristorante così non è stata una scelta casuale. Alessandro e Valeria hanno studiato, osservato, capito cosa mancava e deciso di portarlo loro. Il tartufo di Tartù arriva da terre che parlano di tradizione: il nero pregiato da Gubbio, l’oro bianco da Alba. Ma la differenza la fanno anche gli altri ingredienti e piatti presenti nel menù.

Da Bologna a Frosinone: la scommessa sul tartufo (credit: IG @osteriatartu) – montesangiovanniuno.it

La pasta è fatta a mano, ogni giorno, con tagliatelle, fettuccine, gnocchi e perfino strascinati alla rapa rossa. Non mancano gli aperitivi con tanto di degustazione e il buon vino.

La carne? Una selezione che non lascia dubbi: wagyu giapponese A5, entrecôte argentina, filetto francese. Tutto cotto alla griglia o con tecniche raffinate che valorizzano ogni taglio. Nulla è lasciato al caso, perché qui il cibo è sacro. Un’esperienza senza fretta, così come amano definirla loro.

Qui si mangia senza orologio, senza corse, senza il fiato sul collo dei doppi turni. Ogni tavolo ha il suo spazio, la sua intimità. L’ambiente è pensato per chi vuole sedersi, godersi il cibo e chiacchierare senza sentirsi di troppo. Non c’è il rumore di fondo delle cene veloci, non c’è la frenesia. Qui si vive il tartufo – e l’intera cena – con calma, come si deve.

 

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E i clienti lo hanno capito. In pochi mesi dall’apertura, i tavoli pieni, le recensioni entusiaste, la voglia di tornare: tutto dice che Alessandro e Valeria hanno vinto la loro scommessa. Dove trovarli? In Corso della Repubblica 10. Per prenotare, invece, il numero di telefono è 07751626763, come si legge dalla loro pagina Instagram.

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