Avete un Buono Fruttifero da diversi anni? Allora la strategia che tanti titolari stanno utilizzando potrebbe esservi molto utile.
Milioni di italiani hanno sottoscritto un Buono Fruttifero Postale per tutelare i proprio risparmi mentre crescono nel tempo. Certo i rendimenti non sono altissimi ma i guadagni sono assicurati grazie alla garanzia dello Stato italiano.
Da tempo gli italiani si sono resi conto che conviene investire piuttosto che lasciare i risparmi fermi sul conto corrente. Per evitare la perdita del potere d’acquisto scelgono prodotti sicuri e affidabili come i BTP (ricordiamo la prossima uscita del BTP Più il 17 febbraio) e i Buoni Fruttiferi Postali. Quest’ultimi oltra la garanzia dello Stato hanno diversi vantaggi.
Godono della tassazione agevolata al 12,5%, non prevedono costi di sottoscrizione né di gestione, sono flessibili potendo chiedere il rimborso in qualsiasi momento e fin da subito è possibile conoscere i guadagni grazie al simulatore online presente sul sito di Poste Italiane. In più presto usciranno dall’ISEE. Interessante anche la varietà dei prodotti offerti che si differenziano per durata e rendimento. Ognuno potrà scegliere il Buono perfetto per sé, a breve-medio termine oppure a medio-lungo termine. L’importante è ricordare la scadenza perché trascorsi dieci anni scatterà la prescrizione.
I Buoni fruttiferi cartacei si prescrivono dopo dieci anni dalla data di scadenza. La prescrizione determina la decadenza dal diritto al rimborso del capitale e degli interessi maturati nel tempo. Poste Italiane raccomanda di ricordare la scadenza ed evitare di perdere i soldi. Diverso il caso dei Buoni dematerializzati. Questi prevedono il rimborso automatico alla scadenza.
Nessun rischio, dunque, di dimenticare il Buono in un cassetto lasciando che la prescrizione faccia il suo corso. Ecco perché tanti titolari di Buoni stanno richiedendo la dematerializzazione del Buono Fruttifero cartaceo. Ci sono delle condizioni affinché la domanda possa essere inoltrata. Bisognerà essere titolari di un Conto BancoPosta oppure di un Libretto di risparmio postale con la stessa intestazione del Buono.
La richiesta si invia recandosi presso un Ufficio Postale. Se anche voi volete avere la certezza di recuperare capitale e interessi alla scadenza grazie al rimborso automatico sul Conto BancoPosta o sul Libretto a cui è collegato senza doversi recare in Ufficio Postale allora procedete con la richiesta di dematerializzazione del Buono cartaceo. In più avrete anche un altro vantaggio. Il Buono si potrà rimborsare parzialmente per un importo minimo di 50 euro e multipli telematicamente tramite web o app BancoPosta.
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