Buone notizie sul fronte della Tari, ora i Comuni dovranno restituirci un mucchio di soldi: dovranno darci il rimborso relativo alla tassa sui rifiuti. Vediamo nel dettaglio quanto ci spetta e come fare richiesta.
Tra le tasse meno amate dai cittadini un posto d’onore va alla Tari: la tassa sui rifiuti! Eppure, volenti o no, a prescindere da quanti rifiuti produciamo e dal fare correttamente oppure no la raccolta differenziata, ogni anno, puntualmente, il Comune ci invia i bollettini da pagare.
Nelle ultime ore è arrivata una notizia “bomba”: i Comuni dovranno restituirci un mucchio di soldi, dovranno rimborsarci i soldi relativi proprio alla Tari. Una notizia che sta facendo gioire milioni di famiglie considerando che tra mutuo, bollette, spesa alimentare e tasse varie i soldi che fuoriescono dai nostri portafogli sono più di quelli che vi entrano.
I rimborsi saranno relativi ai soldi sborsati a partire dal 2009: dunque riceveremo ben 16 anni di rimborsi relativi alla tassa sui rifiuti. Ma aspettiamo a gioire e brindare: purtroppo per ogni notizia buona ce ne è una meno buona. Infatti i rimborsi riguarderanno solo coloro che vivono in determinati Comuni e non tutti i residenti in Italia.
Nelle ultime ore una notizia ha fatto esultare per la gioia: riceveremo i rimborsi relativi alla Tari, la poco amata tassa sui rifiuti che dobbiamo pagare ogni anno al nostro Comune di residenza. Ma aspettiamo a stappare lo Champagne: solo chi vive in certi Comuni riceverà indietro i soldi.
Come anticipato i rimborsi saranno relativi agli anni successivi al 2009 ma riguarderanno solo chi abita in quei Comuni italiani che, nel corso di questi anni, hanno applicato l’Iva sulla Tari. I rimborsi, pertanto, non riguarderanno la tassa in sé ma l’Iva che vi è stata applicata. La Tari continueremo a pagarla tutti ma chi ha pagato l’Iva in aggiunta, riceverà un bel po’ di soldi indietro.
La Tari è una tassa e non una tariffa, di conseguenza non si sarebbe mai dovuta applicare in aggiunta l’aliquota Iva ma alcuni Comuni, negli anni scorsi lo hanno fatto. Siccome questa procedura ora è stata ufficialmente dichiarata illegittima dalla Corte di Cassazione, i Comuni che hanno applicato l’Iva ora dovranno restituire i soldi relativi ad essa. Molti cittadini, dunque, potrebbero ricevere diverse centinaia di euro indietro.
Molti cittadini hanno diritto a ricevere i rimborsi relativi all’aliquota Iva che alcuni Comuni, a partire dal 2009 in avanti, hanno applicato alla tassa sui rifiuti.
Ma come si fa a sapere se si ha diritto oppure no al rimborso? Le amministrazioni locali stanno pubblicando online le liste degli aventi diritto: pertanto è possibile ottenere questa informazione consultando direttamente il sito del proprio Comune di residenza. Passiamo ora alla parte saliente: come riavere indietro i soldi?
Una volta appurato di avere diritto al rimborso si può fare richiesta compilando il modulo che si trova online che dovrà poi essere consegnato all’Ufficio Tributi del proprio Comune. O, in alternativa, ci si può avvalere dell’aiuto delle associazioni consumatori.
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