Nel mese di febbraio ci saranno aumenti di stipendi e concessioni di arretrati che renderanno più ricco l’assegno mensile: scopri se fai parte una delle categorie lavorative fortunate.
Ricevere la notizia di un aumento di stipendio, della concessione di un bonus o di una gratifica, è sicuramente galvanizzante, non solo perché l’assegno mensile è più ricco e permette di avere una maggiore tranquillità economica, ma anche perché rappresenta un riconoscimento del buon lavoro svolto e del valore del dipendente.
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Spesso infatti si lavora per anni cercando di dare il massimo, di avere un ruolo importante all’interno dell’azienda in cui si è assunti, sia per una questione di etica professionale – essere pagati per qualcosa indica un’insito riconoscimento di un valore che va confermato con il massimo del risultato – sia per ottenere la gratificazione che dà la soddisfazione dell’azienda o del cliente.
L’aumento ad personam dunque rappresenta un modo di quantificare la riconoscenza e il riconoscimento del datore di lavoro o dell’azienda, ci sono poi degli aumenti collettivi, frutto di azioni sindacali portate avanti in favore di una categoria di lavoratori che hanno condotto ad un accordo più vantaggioso e in linea con l’importanza del lavoro svolto.
Questo è il caso degli aumenti previsti per il mese di febbraio che porteranno 165 euro in più sullo stipendio di alcune categorie lavorative, a cui si aggiungono 1000 euro di arretrati. Una splendida notizia che è giunta in seguito alla firma del nuovo contratto nazionale.
Quali sono i lavoratori che riceveranno gli arretrati e l’aumento di stipendio
Il contratto nazionale 2022/24 firmato il 28 gennaio dall’Aran per le Funzioni centrali della Pubblica Amministrazione porta in dote buone notizie per i dipendenti ministeriali, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici. Tali notizie si sostanziano in tre benefici immediati, il primo è lo stanziamento di fondi da 556 milioni di euro che si tradurranno in 165 euro in più nello stipendio di questo mese.
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Il secondo vantaggio ottenuto dal contratto è il riconoscimento degli arretrati pari ad una cifra di 1.000 euro. Il terzo è l’ampliamento del ricorso agile con il riconoscimento dei buoni pasto per tutti i dipendenti, a cui va aggiunto anche l’inizio della sperimentazione della settimana corta che permetterà ai dipendenti di lavorare solamente 4 giorni a settimana.
Il contratto appena firmato è valevole per il triennio 2025/2027 e rappresenta un miglioramento che per alcuni componenti delle categorie lavorative non sarebbe sufficiente ad adeguare il salario all’aumento del costo della vita. Inoltre viene contestato il ritardo nel trovare un accordo anche sui contratti della sanità e degli enti locali, ancora fermi alle cifre del precedente triennio.