È bastata un’opinione su una canzone e si è scatenato l’impensabile: Lucarelli attaccata duramente. I colleghi parlano persino di aborto.
“L’arte si discute, non si censura” – con queste parole Selvaggia Lucarelli difese Tony Effe di fronte alla decisione del Comune di Roma di ritirare l’invito al rapper di esibirsi in occasione del concerto di Capodanno. Sulla scia di tale pensiero, l’editorialista de Il Fatto Quotidiano ha presenziato al Dopo Festival, esprimendo le sue legittime opinioni sulle canzoni in gara. Una prassi che hanno seguito molti dei suoi colleghi, le cui posizioni non hanno però scatenato alcun dibattito pubblico.
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Gli haters numero uno della giudice di Ballando con le stelle non sono gli utenti, bensì alcuni esponenti del suo medesimo campo professionale. In molti hanno discusso il suo pensiero – secondo cui Quando sarai piccola romanticizzi eccessivamente una malattia tutt’altro che fiabesca – senza però mai nominarla direttamente. Marino Bartoletti, ad esempio, ha parlato di qualcuno che con la sua “sporcizia mentale” ha provato ad intaccare il significato del brano, sostenendo a posteriori di non riferirsi alla Lucarelli. Di chi parlava quindi?
La medesima dinamica si è verificata durante la consueta puntata di Porta a Porta. In particolare si è detto: “Qualcuno, senza citare giornaliste scomode, ha criticato la canzone dicendo che lei ha vissuto in prima persona con sua mamma la stessa cosa”. La diretta interessata è quindi intervenuta: “Si parla di me e non devo essere nominata…Dondoni chiama ‘polemista’ chi dice che una canzone non gli è piaciuta”. Gli attacchi non sono però finiti qui.
Lucarelli attanagliata dai colleghi: la denuncia della giornalista sui social
Possibile che una semplice opinione scateni un tale putiferio? Selvaggia Lucarelli si è data una spiegazione: “Questa difesa di Cristicchi a reti Rai unificate da giorni e dal giornalismo di destra è ormai la prova che non si sta difendendo una canzone, ma un cantante che ha portato le foibe a teatro, contrario alla GPA e molto caro a pro vita, Pillon e via dicendo”. Ed effettivamente, nelle scorse ore, una testata nazionale ha condiviso con i suoi lettori un articolo che esprime accuse vessatorie.
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L’editorialista de Il Fatto Quotidiano ha riportato alcune righe del pezzo in questione, che hanno scatenato l’indignazione di pochi – purtroppo – esponenti del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della politica. Hanno espresso solidarietà a Selvaggia Lucarelli figure come Andrea Delogu, Gilda Sportiello, ma anche Valeria Graci e Beatrice Borromeo. Si legge: “Lucarelli Selvaggia, una che aveva augurato a noi non vaccinati di diventare poltiglia verde”.
E continua: “Si vanta di essersi trovata nella pancia un figlio suo…e di averlo fatto smembrare perché aveva altro da fare”. L’autrice ha risposto tramite il suo profilo Instagram: “Questo articolo è violento e pericoloso, e lo è a prescindere, perché non parla solo di me. Parla di tutti”. La stampa, che generalmente contribuisce a diffondere le dichiarazioni della pungente giornalista, questa volta sembra “inspiegabilmente” assopita.