Se accedo alla pensione anticipata, quanto perdo sull’assegno ogni mese?

Quali sono i calcoli importanti da fare se hai intenzione di andare in pensione anticipata? Di quanto può ridursi la pensione che ricevi ogni mese e per quante mensilità?

Se si decide di andare in pensione prima che sia arrivato in realtà il momento secondo le norme, ci sono alcune opzioni che vanno prese in considerazione. Ciascuna di queste opzioni, però, va anche a ricalcolare la pensione che si riceve ogni mese.

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Se accedo alla pensione anticipata, quanto perdo sull’assegno ogni mese? – montesangiovanniuno.it

Il calcolo si fa, nei fatti, sulla base degli anni che passano tra quella che dovrebbe essere la reale età che permetterebbe di andare in pensione e l’età che invece si possiede nel momento in cui si decide di utilizzare uno dei sistemi alternativi che la normativa italiana sul lavoro mette a disposizione. Ma è un calcolo che non segue una linea retta. Ecco quindi tutti i numeri che devi tenere in considerazione se vuoi andare in pensione anticipata.

Come si calcola l’assegno mensile per la pensione anticipata?

Come accennavamo prima, la pensione anticipata è assolutamente possibile secondo le norme che sono presenti nel nostro paese. Per il calcolo dell’età pensionabile si vanno a guardare gli anni di contributi e l’età anagrafica. Ma ci sono due opzioni che per esempio permettono di non dover necessariamente attendere di raggiungere i 67 anni di età: queste opzioni sono la cosiddetta Quota 103 e Opzione Donna.

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Come si calcola l’assegno mensile per la pensione anticipata? – montesangiovanniuno.it

Quota 103 è aperta a tutti mentre Opzione Donna è, come suggerisce il nome, una possibilità che viene data alle lavoratrici che si trovino in possesso di una serie di requisiti specifici. Ma per ogni anno che si decide di non lavorare più rispetto ai 67 previsti dalla norma vengono decurtati soldi in una percentuale variabile e che può abbassare anche di molto quello che è l’assegno mensile.

Sfruttando al massimo le opzioni della pensione anticipata, per esempio, si potrebbe andare in pensione anche a 64 anni avendo maturato 41 anni o 42 anni, a seconda se si è lavoratrice o lavoratore, e 10 mesi di contributi. Tutto il calcolo della pensione si basa sui contributi che sono stati accumulati nel corso della vita lavorativa e, per ogni anno di distanza rispetto all’età pensionabile stabilita dalla norma, INPS applica una percentuale che va a ridurre l’ammontare della pensione.

La diminuzione è dovuta al fatto che viene applicato un coefficiente di trasformazione ai contributi che vengono versati che è più basso tanto più lontani si è dalla quota dei 67 anni. Se per esempio si va in pensione a 64 anni il coefficiente è 5,008%. Mentre se si va in pensione a 66 anni, quindi solo un anno prima rispetto al limite stabilito dalla legge, il coefficiente sale a 5,423%.

Questo scarto di percentuale che sembra minuscolo in realtà può influire anche per oltre mille euro annui di pensione ricevuta. È chiaro che andare in pensione prima del tempo è una decisione che va perciò valutata con attenzione, anche dal semplice punto di vista economico.

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