Portiamo in tavola tanti alimenti che reputiamo sani e benefici ma in realtà sono molto più pericolosi di ciò che crediamo: ecco quali evitare.
Per avere un’alimentazione sana e bilanciata, cerchiamo di portare in tavola alimenti vari, di stagione e soprattutto che facciano bene. Fra questi sicuramente ci sono frutta e verdura ma anche proteine come legumi, pesce e carne. Purtroppo però non sempre questi alimenti sono sicuri come immaginiamo e, al contrario, possono essere davvero pericolosi per la nostra salute.
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Questa è la scoperta allarmante emersa da pochi giorni dopo uno studio condotto sugli alimenti che siamo soliti consumare più spesso. Non è tutto salutare come crediamo (o credevamo fino ad ora), anzi, tutto il contrario. E così finiamo per mettere in pericolo noi stessi e la nostra famiglia, mangiando questo cibo “incriminato”.
La lista degli alimenti insospettabilmente pericolosi per la nostra salute e che mangiamo tutti i giorni
Per rendere i consumatori più consapevoli dei rischi connessi all’alimentazione, vengono condotti tantissimi studi sugli alimenti consumati più di frequente. Ciò che è emerso negli ultimi giorni è davvero allarmante: il cibo che reputiamo benefico e sano per noi, potrebbe non esserlo affatto.
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La “colpa” è delle microplastiche che purtroppo ormai sono davvero dappertutto, anche dove non lo crederemmo possibile. Una concentrazione elevata di microplastiche può, a lungo andare, portare problemi al sangue o a far sviluppare il cancro. Fra questi alimenti “contaminati” ci sono:
- vongole, cozze, granchi, pesce e frutti di mare, che ingeriscono circa 11mila particelle di microplastiche all’anno e poi finiscono sulle nostre tavole e di conseguenza ingeriamo quelle particelle anche noi
- alghe, molto consumate nella cucina asiatica
- sale, sconvolgente è anche sapere che pure il sale che non viene lavorato attentamente potrebbe contenere degli alti livelli di microplastiche. Il migliore è quello venduto negli Stati Uniti perché viene lavorato molto. Dunque il consiglio è quello di controllare la provenienza del sale prima di acquistare un nuovo pacco
- latticini e formaggi, specie quelli che vengono lavorati prima di essere confezionati che contengono un tasso più alto di microplastiche rispetto a quelli che vengono prodotti in modo più artigianale
- prodotti per bambini, come succhi di frutta e frullati di verdure che vengono conservati nelle buste. Il problema è proprio la lavorazione di queste ultime. Il calore, quando vengono riscaldate, fa aumentare la quantità di sostanze chimiche presenti. Dunque, evitare di acquistare succhi di frutta o cibi confezionati, sostituendoli con frutta e verdura fresca
- tè, soprattuto quello contenuto nelle bustine di nylon che, una volta messe nell’acqua calda, rilasciano microplastiche. Preferire quello in polvere o nelle bustine di carta
- birra in lattina, la plastica del pack contamina la bevanda. Acquistare invece birra nelle bottiglie di vetro per stare più sicuri.