Non rimane più molto tempo, perché rischiare di perdere i soldi della Carta Dedicata a Te? I percettori devono affrettarsi.
Nel 2025 la Social Card è stata confermata e le famiglie riceveranno nuove ricariche sulla Carta Dedicata a Te oppure riceveranno il messaggio in cui vengono avvisate di essere tra i beneficiari della misura e di andare a ritirare la carta presso un Ufficio Postale.
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Tra le iniziative di sostegno economico alle famiglie italiane c’è la Carta Dedicata a Te. Dopo gli iniziali dubbi su una possibile cancellazione della misura nel 2025 per impiegare le risorse in altro modo è arrivata quasi inaspettatamente la conferma delle erogazioni anche se con un possibile importo ridotto. Durante l’anno in corso arriveranno altre ricariche oppure sms che invitano a recuperare la carta presso un Ufficio Postale.
Nessuna domanda da inviare, dunque, per le famiglie beneficiarie. Basterà aver calcolato l’ISEE per accedere al sussidio. Ricordiamo che il limite entro cui restare è 15 mila euro e che per ottenere la misura la famiglia dovrà essere composta minimo da tre componenti, essere residente in Italia e ogni membro dovrà essere iscritto all’Anagrafe della Popolazione Residente. INPS, Comuni e Poste Italiane collaboreranno per redigere la lista dei beneficiari e informarli del diritto a ricevere 500 euro.
Gli obblighi per i percettori della Carta Dedicata a Te
Seppure non ci sia alcuna domanda da inoltrare questo non significa che i percettori non abbiano altri obblighi da ottemperare. Una volta ricevuto l’sms che informa di poter andare a ritirare la Carta bisognerà recarsi presso l’Ufficio Postale indicato e si dovrà attivare la card con un primo acquisto da effettuare entro una determinata tempistica. Non solo, bisognerà anche spendere tutti i soldi entro una certa data oppure si perderanno.
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Ecco che il 28 febbraio è il termine ultimo per fare la spesa alimentare, fare il pieno di carburante oppure acquistare un abbonamento ai mezzi pubblici. Se dovessero rimanere soldi sulla Carta Dedicata a Te tornerebbero dal 1° marzo nelle tasche dello Stato. Questa scadenza è valida per coloro che hanno ricevuto il contributo di 500 euro (tale il valore del sussidio) da settembre 2024.
Chi riceverà la ricarica nell’anno in corso avrà altre scadenze da rispettare che verranno comunicate quando scatteranno le erogazioni. Le risorse stanziate per il 2025 sono inferiori rispetto l’anno precedente. Potrebbe significare versamenti di importo più basso di 500 euro per poter aiutare il maggior numero di famiglie possibile. Gli altri requisiti, invece, dovrebbero rimanere gli stessi.