Occhio se ci sono perdite d’acqua in condominio: cosa succede per legge

Se ci sono delle perdite d’acqua nel condominio in cui vivi: ecco cosa prevede la legge e quali sono i rischi che i vari condomini devono mettere in conto.

Quante volte è capitato anche a te che leggi di dover fare i conti con delle bollette relative all’utenza idrica anomale e troppo dolorose per le nostre finanze? Si tratta di un rischio da mettere in conto e che può avere varie cause e spiegazioni sulle quali bisogna indagare per vederci chiaro, per così dire. Alla base di tutto l’ipotesi di base più allarmante e preoccupante riguarda senza ombra di dubbio la possibilità che ci siano delle perdite occulte e non rilevabili d’acqua all’interno del proprio condominio. Ciò rappresenta un danno non di poco conto.

Condominio
Occhio se ci sono perdite d’acqua in condominio: cosa succede per legge (Montesangiovanniuno.it)

In un punto, cioè, c’è qualche tubo che perde acqua, ma quel consumo in realtà legato ad un problema finisce per gravare sulla bolletta di uno o più utenti. Che cosa bisogna fare in questi casi? Dal momento che si tratta di una fattispecie tutt’altro che rara, la legge interviene per fare chiarezza e per fissare i paletti che valgono per tutti. Andiamo dunque a vedere quali sono i rischi da tenere in considerazione e che cosa sapere a riguardo.

Perdite d’acqua nel condominio: ecco le conseguenze ed i responsabili

La prima cosa da dire è che è responsabilità del condominio la manutenzione delle tubature e di tutto il sistema idrico. Attenzione, però. Posto questo, non implica che un condominio intero sia tenuto a pagare per delle perdite d’acqua di cui, ragionevolmente, non poteva accorgersi. Soprattutto non poteva farlo in tempo prima di ricevere il duro colpo di questi consumi eccessivi. Proprio per questo motivo, seguendo i principi di buona fede e correttezza, è responsabilità del fornitore idrico informare il condominio che si stanno registrando dei consumi eccessivi.

Tubi dell'acqua
Perdite d’acqua nel condominio: ecco le conseguenze ed i responsabili (Montesangiovanniuno.it)

Se, per esempio, di solito un determinato condominio consuma 300 metri cubi d’acqua ed improvvisamente si registra un consumo di 3000 metri cubi, occorre informare immediatamente l’amministratore, che dovrà attivarsi per individuare le perdite d’acqua. Se questa comunicazione non avviene, allora si tratta a tutti gli effetti di un inadempimento contrattuale. In virtù di ciò, il fornitore non può pretendere il pagamento dell’intero importo fatturato.

Per questo il condominio può chiedere di non pagare l’importo relativo al consumo legato alle perdite. Questo avviene anche nel caso in cui il condominio non effettua l’autolettura in maniera regolare, dal momento che si tratta di due piani di responsabilità differenti. Resta, infatti, la negligenza da parte del fornitore di non aver avvisato per tempo dei problemi relativi a perdite d’acqua.

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