Scendono le rate dei mutui dopo il nuovo taglio del costo del denaro stabilito dalla Banca Centrale Europea: come cambiano i finanziamenti.
Arriva un nuovo taglio della Bce (Banca Centrale Europea) sul costo del denaro di 25 punti base che porta il tasso di riferimento al 2,25%. Una decisione che avrà degli effetti sui cittadini e le imprese, anche nel nostro Paese.
In particolare, l’effetto principale di questo taglio porterà una riduzione alle rate dei mutui, un calo che in alcuni casi potrebbe tradursi in circa 200 euro al mese. Quello appena applicato è il settimo taglio consecutivo arrivato da giugno dello scorso anno e. secondo le stime, potrebbe non essere l’ultimo del 2025 con le rate dei mutui che, dunque, continueranno a scendere durante l’anno in corso.
Giovedì 17 aprile, la Bce ha annunciato un nuovo taglio del costo del denaro di 25 punti base, la settima riduzione consecutiva da giugno dello scorso anno che ha portato il tasso di riferimento al 2,25% con effetti su cittadini e imprese.
Grazie alla decisione della Bce, le rate dei mutui variabili scendono, così come migliora il tasso per finanziamenti e prestiti. Secondo le stime, come riporta la redazione di Rai News, le rate dei mutui variabili standard dovrebbero scendere di circa 17 euro al mese passando da 640 a 623 euro, rate che potrebbero arrivare anche a 598 euro entro la fine dell’anno, considerato che potrebbero arrivare altri tagli prima di dicembre 2025.
Il tasso fisso, secondo uno studio della Fabi, potrebbe arrivare al 2,55% con un netto calo rispetto all’anno scorso quando era applicato un tasso al 4%. Per un mutuo da 100mila euro a 20 anni, la tassa potrebbe ridursi di circa 76 euro al mese, mentre per un mutuo dello stesso importo a 30 si potrebbero risparmiare sino a 81 euro al mese. Sempre secondo la Fabi, con un finanziamento di 250mila euro a 30 anni, il risparmio ammonta a 203 euro al mese. Come si può notare, il risparmio maggiore si avrà sui mutui di lunga durata che hanno interessi maggiori.
Come anticipato, gli effetti del nuovo taglio della Bce coinvolgeranno anche i prestiti che potrebbero salire sia per quanto riguarda le famiglie che le imprese. Stando agli ultimi dati della Banca Centrale Europea, il tasso di interessi alle imprese ha subito una riduzione scendendo al 4,1% a febbraio con un aumento dei finanziamenti. Una nota negativa è rappresentata dagli standard creditizi per i prestiti alle imprese che si sono irrigiditi nel primo trimestre dell’anno per via della paura delle banche preoccupate dei rischi economici che devono affrontare i clienti.
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