Un emendamento della Lega al decreto Milleproroghe ha proposto una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali: cosa prevede la misura.
Dopo la riforma della riscossione, già entrata in vigore dal 1° gennaio, sembra possano arrivare ulteriori novità in materia di cartelle esattoriali. La Lega ha presentato un emendamento al decreto Milleproroghe proponendo una nuova rottamazione.
Non solo, l’emendamento del partito di Matteo Salvini contiene anche la possibilità di riaprire i termini per la rottamazione quater e l’introduzione di un piano di rateizzazione sino a 10 anni. L’obiettivo è quello di permettere ai contribuenti, che hanno ancora debiti insoluti con il Fisco, di riuscire a regolarizzare la loro posizione evitando sanzioni ed interessi. La proposta ora dovrà essere valutata dal Senato prima di essere approvata.
Rottamazione quinquies, arriva l’emendamento della Lega: cosa prevede la misura
Si torna a parlare di rottamazione quinquies dei debiti, dopo il mancato inserimento della misura all’interno della Legge di Bilancio 2025. La Lega, come abbiamo appena accennato, ha presentato un emendamento al decreto Milleproroghe, depositato in Senato, proponendo l’introduzione di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
L’emendamento, secondo quanto emerso al momento, prevede una nuova rottamazione per le cartelle che non sono rientrate in quella precedente, ossia i provvedimenti emessi dal 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023. I contribuenti avrebbero, dunque, tempo per aderire sino al 30 aprile 2025 e di saldare il debito complessivo o almeno la prima rata entro e non oltre il 31 luglio dell’anno in corso. Questo permetterebbe a chi aderisce di regolarizzare la propria posizione senza dover pagare interessi e sanzioni.
La Lega, attraverso l’emendamento al decreto, avrebbe anche avanzato la proposta di riaprire i termini per la rottamazione quater per tutti quei contribuenti che non sono riusciti a saldare i debiti rispettando le scadenze previste dalla misura.
Infine, è stata anche proposta una nuova rateizzazione del debito residuo da corrispondere sino ad un massimo di 120 rate mensili (10 anni). La misura, dunque, permetterebbe ai contribuenti di aver più tempo a disposizione per restituire le somme dovute al Fisco, rispetto a quanto disposto dalla rottamazione quater che prevedeva un pagamento sino ad un massimo di 18 rate dilazionate in un periodo totale di cinque anni.
La proposta della Lega è ora al vaglio del Senato che dovrà valutarla ed eventualmente disporre delle modifiche, in base alle risorse a disposizione dello Stato. Per la conferma, dunque, si dovrà attendere l’approvazione definitiva che potrebbe arrivare nelle prossime settimane.
