Arriva un ulteriore tentativo della Lega di Matteo Salvini per introdurre una nuova rottamazione per le cartelle esattoriali: cosa prevede la proposta.
La Lega ha avanzato due proposte di legge, una già depositata alla Camera ed una in via di deposito al Senato, per introdurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Si tratta del terzo tentativo da parte del Carroccio negli ultimi mesi.
In prima battuta, il partito di Matteo Salvini aveva presentato un emendamento alla Legge di Bilancio, ma l’iniziativa era stata respinta. Stessa sorte è toccata all’emendamento presentato al testo del decreto Milleproroghe negli ultimi giorni. Ora il rilancio della Lega che sembra aver trovato il parere favorevole del vice ministro dell’Economia e titolare della delega fiscale, Maurizio Leo.
Rottamazione quinquies, nuovo rilancio della Lega: cosa prevede la proposta
Uno degli obiettivi principali della Lega negli ultimi mesi è quello di introdurre una nuova sanatoria fiscale dopo la rottamazione quater che interessava le cartelle esattoriali affidate all’Agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Il Carroccio aveva proposto prima un emendamento alla Legge di Bilancio 2025, poi un successivo emendamento al decreto Milleproroghe, attualmente in discussione al Senato, per introdurre la rottamazione quinquies. In entrambi i casi, l’iniziativa è stata respinta, ma nelle ultime ore, la Lega di Matteo Salvini ha deciso di avanzare due proposte di Legge, una già depositata alla Camera e l’altra in via di deposito al Senato, sempre con lo stesso scopo. Sulla misura, come riporta la redazione de Il Messaggero, non si è detto contrario il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo che, però, ha invitato alla cautela: servirà capire se possano esserci le coperture finanziarie per la nuova rottamazione che interesserebbe circa 10 milioni di contribuenti italiani.
La rottamazione quinquies riguarderebbe le cartelle esattoriali emesse sino al 31 dicembre 2023 e permetterebbe ai contribuenti di poter dilazionare il pagamento delle somme dovute, senza interessi e sanzioni, in un arco temporale più ampio: 120 rate di pari importo (10 anni), rispetto alle 18 rate spalmate in 5 anni previste dalla precedente misura. In questo modo, i cittadini avrebbero più tempo per regolarizzare la propria posizione con il Fisco consentendo allo stesso tempo allo Stato di non accumulare crediti fiscali da recuperare.
Anche Forza Italia si è espressa sul punto appoggiando la misura che potrebbe aiutare milioni di italiani, mentre Fratelli d’Italia non si è detta contraria, ma, come il vice ministro Leo, invita alla cautela perché prima sarà necessario trovare le risorse adeguate.
