In una situazione economica molto complicata arriva un’ottima notizia: un bonus erogato dall’Inps, con 259 euro versati direttamente sul conto.
Non è un momento particolarmente propizio per le finanze degli italiani, tra salari bassi e un costo della vita sempre crescente. Peraltro una congiuntura particolarmente sfavorevole (tra tensioni geopolitiche e inverno rigido) ha riportato a galla le preoccupazioni per i rialzi del prezzo del gas, il che vuol dire bollette più salate.
I lavoratori a basso reddito – se ne parla proprio in questi giorni – rischiano anche di perdere il bonus Renzi (100 euro netti in busta paga) a causa della fine della decontribuzione che nel 2024 aveva consentito a una platea più estesa di lavoratori di accedere al trattamento integrativo. In mancanza di un intervento dell’esecutivo le cose si metteranno male.
Insomma: non c’è molto di che gioire. Anche mettere al mondo un bimbo costa non poco. Almeno quanto una rata del mutuo (645 euro al mese per un figlio, dalla nascita ai 18 anni, stando ai dati recenti di Bankitalia). In questo contesto complicato possono tornare molto utili i 250 euro di bonus erogati dall’Inps direttamente sul conto. Ecco chi ne ha diritto.
Il periodo non è certo dei migliori per gli italiani e in particolare per le madri lavoratrici. In questa situazione non facile il Bonus Mamme Lavoratrici 2025 rappresenta un aiuto concreto per le mamme che lavorano e con figli a carico. L’agevolazione, gestita dall’Inps, è stata introdotta con la legge di Bilancio 2025 e mira a sostenere le famiglie che non riescono a far fronte al costo della vita.
Ma a chi si rivolge il Bonus Mamme Lavoratrici? Come è facile intuire, l’agevolazione è destinata alla madri lavoratrici con una occupazione regolare e con almeno due figli minori a carico. C’è poi il requisito del reddito familiare, che non deve essere superiore a 40.000 euro euro annuali. Il bonus da 250 euro mensili si prefigge di alleviare il peso delle spese quotidiane.
La procedura burocratica per avere il bonus è stata semplificata. La madre lavoratrice interessata dovrà comunicare al datore di lavoro il suo desiderio di richiedere il bonus Inps da 250 euro. Toccherà poi all’azienda presentare domanda all’Inps per conto della dipendente. Una volta approvata la richiesta approvata, i 250 euro saranno accreditati direttamente sul conto corrente della madre lavoratrice.
Nulla da fare invece per le lavoratrici autonome. Alle madri presenti nel mondo del lavoro con la partita IVA è stato riservato soltanto un esonero parziale dei contributi previdenziali, anche se limitato a restrizioni che ne condizionano pesantemente l’accesso.
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