A pochi passi da Frosinone spicca un borgo incantevole, ricco di storia: da visitare, assolutamente.
L’Italia è definita Belpaese, non a caso. Bellezze storico-culturali, tradizioni e cibo, il turismo abbonda in ogni periodo dell’anno. Tempestata di luoghi preziosi, piccoli paesi o borghi che rievocano epoche passate. Montagna, collina o mare, si cominci subito l’esplorazione.
In particolare il Lazio, punto di riferimento dell’Italia Centrale. Amatrice, Ronciglione oppure Sperlonga, sono solo alcuni dei suoi luoghi magnifici. Ciascuno di essi si distingue per una intrinseca caratteristica, nota nel resto della Penisola: per esempio, Amatrice stessa è soprannominata ‘borgo del gusto‘.
Ma, specialmente, ci si riferisce a uno molto speciale. Regala un paesaggio unico, oltre i bastioni e le torri. I cittadini manifestano grande orgoglio, ben lieti di illustrare le meraviglie di cui è ricco il loro splendido borgo. Si colga l’occasione per organizzare un fine settimana e visitarlo con tutta calma.
Bellezze da scoprire che arricchiscono il cuore e l’anima. L’Italia è maestosa e traboccante di città d’arte. Si vorrebbe viaggiare più spesso per conoscerle meglio, da vicino, infine scovare i loro tesori nascosti. A partire da Frosinone, o meglio in provincia, distante pochi chilometri dalla città.
Dal fascino medievale, ecco Boville Ernica. Il suo nome cela una derivazione distinta: Bovillae, proveniente dall’antica cittadina osco-sannitica, prima, romana, poi. Si praticava il culto del Dio Bove (bovis villae = città del bove). L’aggiunta Ernica risale a tempi relativamente recenti ovvero ‘900. Cela una duplice funzione.
Da una parte, come segno identitario per prendere distanza dal Comune omonimo, dall’altra come segno di appartenenza, ricordando gli Ernici, antica popolazione laziale. Il punto focale del borgo sono le porte che cingono le mura: l’ingresso al paese è simboleggiato dal Piazzale Granatieri di Sardegna.
Qui spiccano il monumento in memoria della battaglia tra i soldati del Regno d’Italia e i borbonici infine una fontana con una peculiarità ‘conca’ ciociara in pietra. Tuttavia da ricordare anche la Porta San Francesco e la Porta San Nicola. Simbolo architettonico di Boville Ernica è Palazzo Filonardi, dedicato al Cardinale Ennio Filonardi.
Emblema del potere pontificio, oggi parrebbero risiedere le monache benedettine che tramandano l’arte del ricamo, realizzando corredi per ogni speciale occasione. Naturalmente, non può mancare la buona cucina e il piatto tipico del borgo è il timballo alla baucana (prima di assumere il nome Ernica, fino al 1907 era Bauco).
Piccole pillole di curiosità pronte a soddisfare l’interesse di molti forestieri, in attesa di un bellissimo viaggio all’insegna della cultura.
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