La sanità pubblica deve garantire visite nei tempi stabiliti: come saltare la fila grazie a una legge poco conosciuta

Mentre la situazione sanitaria sembra andare a rotoli, i giornalisti delle Iene sono riusciti ad avere visite in due giorni grazie a una legge.

Parlare della sanità pubblica, oggi, è un tema tagliente. Eppure va fatto, anche se questo comporta l’incitazione ad insistere, per far valere i propri diritti. È qui che entra in gioco una legge poco conosciuta che mira a garantire le prestazioni sanitarie nel nostro paese in base alle tempistiche scritte nella ricetta del medico.

medico con libro degli appuntamenti in mano
La sanità pubblica deve garantire visite nei tempi stabiliti: come saltare la fila grazie a una legge poco conosciuta – montesangiovanniuno.it

Attualmente, infatti, di fronte a visite urgenti, le ASL rispondono con appuntamenti a distanza di mesi. Ancor peggio se la priorità ha 10 giorni o è programmabile. In questo contesto, i pazienti sono costretti a rivolgersi ai privati, ma non tutti possono permetterselo.

Il risultato? Persone malate rinunciano alle cure, come confermato da un servizio messo in onda recentemente da Le Iene. E quando un Paese non riesce ad accedere alle cure, possiamo dire di avere un problema. Per questo il noto programma ha acceso i riflettori su una legge importante, che mira a far valere il diritto del cittadino ad accedere alle cure o, altrimenti, ottenere cure convenzionate nei centri a pagamento.

Percorsi di tutela: cos’è e perché garantisce le visite sanitarie nei tempi stabiliti

Dal nord al sud passando per il centro Italia, la situazione è diversa, ma fondamentalmente simile: visite a distanze di un anno e, molto in tendenza in questo periodo, liste d’attesa chiuse. Partiamo dal presupposto che esiste un’altra legge che specifica il divieto di chiudere le prenotazioni. Tradotto: se un paziente vuole prenotare un appuntamento tra un anno, è libero di farlo. Tuttavia, il fulcro del discorso che vogliamo trattare è ancora più importante, poiché mira a garantire visite nei tempi prestabiliti.

Stetoscopio e martello giudice
Percorsi di tutela: cos’è e perché garantisce le visite sanitarie nei tempi stabiliti – montesangiovanniuno.it

La tutela dei cittadini in ambito sanitario è regolamentata dal D. Lgs. 29 aprile 1998, n. 124, in particolare dall’articolo 3, comma 13, il quale stabilisce chiaramente i diritti dei pazienti rispetto ai tempi di attesa per le prestazioni specialistiche. Questa normativa è fondamentale poiché permette agli assistiti di richiedere l’erogazione della prestazione attraverso l’attività libero-professionale intramuraria, nel caso in cui l’attesa superi i termini fissati dalla ricetta.

Tuttavia, è importante sottolineare che ogni regione ha la propria interpretazione e applicazione di questa legge. Spesso, gli operatori sanitari non forniscono spontaneamente queste informazioni, lasciando i cittadini all’oscuro dei loro diritti. Un servizio delle Iene ha messo in luce questa problematica, evidenziando come, semplicemente citando la legge, sia possibile ottenere appuntamenti immediati o informazioni per presentare domande. Non sempre è facile sapere come procedere, eppure, quando si conoscono i propri diritti, le cose possono cambiare.

Le regioni, come la Lombardia o il Piemonte, hanno implementato specifici ‘percorsi di tutela’, ma è compito del cittadino informarsi e fare valere i propri diritti. Attraverso la richiesta formale all’ASL di appartenenza, allegando la documentazione necessaria, è possibile accedere a prestazioni senza dover attendere oltre i tempi previsti. Le Aziende Sanitarie devono garantire che i bisogni sanitari dei pazienti siano soddisfatti, rispettando le normative vigenti.

In buona sostanza, non è solo una questione di legge, ma anche di consapevolezza.

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