La Pigna di Arpino è un dolce tipico laziale che viene gustato la mattina di Pasqua, un’alternativa gustosa da provare per chi non ama o stanco di mangiare la tradizionale colomba o le uova di Pasqua.
Ogni periodo dell’anno è contrassegnato non solo da clima, decorazioni, ambientazione e vestiario, ma anche da ciò che stagionalmente si è soliti mangiare. Questo riguarda sia i piatti salati che la frutta e gli ortaggi, visto che ciascun alimento possiede un periodo di maturazione differente e che mangiarlo nel periodo adatto permette di gustarne il sapore vero nonché beneficiare delle proprietà che possiede.
Il discorso è differente per i dolci, poiché questi non sono soggetti alla stagionalità degli ingredienti, o almeno non lo sono in relazione alle proprietà nutritive. Chiaramente una creme brulè e un tortino caldo sono l’ideale per l’inverno, così come i dolci alla ricotta, mentre torte gelato, granite e budini sono chiaramente più adatti ai periodi caldi sia per digeribilità che per piacere al palato.
A condizionare la stagionalità dei dolci c’è poi il calendario, visto che per ogni festività esiste un dolce tipico. In autunno, in prossimità di Halloween, in Italia si cominciano a gustare le rame di Napoli, a Natale è tempo di panettoni e pandori, a carnevale delle chiacchiere e a Pasqua di colombe e Uova.
Ma se questi dolci sono un must a livello nazionale, ogni regione possiede dei dolci tipici che sono riservati alle varie celebrazioni. Per esempio in questo periodo dell’anno in Ciociaria si gusta principalmente la Pigna di Arpino, fatta a torta o a ciambella, con varianti tutte gustose in base alla città o alla casa in cui viene preparata.
La tradizione della Pigna di Arpino si perde nei secoli e come ogni piatto della tradizione capace di conquistare tutti, sono in molti coloro i quali vogliono attribuirsene la paternità. Una delle dispute sulla ricetta riguarda la necessità di inserire nell’impasto i semi di anice, cosa che non è gradita a tutti e che non è ritenuta “originale” in tutte le zone del Lazio.
Quale che sia la tradizione di riferimento, c’è una cosa che accomuna tutti i laziali, ovvero il mangiare la Pigna di Arpino la mattina di Pasqua, accompagnata solitamente da una vasta gamma di salumi di contorno. Insomma una colazione “europea” ante litteram, che va provata almeno una volta nella vita.
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