Tutti noi abbiamo fatto almeno una volta il nostro Isee, consapevoli che eventuali errori avrebbero portato a delle sanzioni. Ecco cosa sapere per evitare questi problemi.
Diventa fondamentale, sotto questo punto di vista, conoscere bene cosa dicono i regolamenti per evitare di ritrovarsi in situazioni spiacevoli.
Prima di svelarvi tutto però vogliamo approfondire il termine in generale per chi non lo conoscesse, cos’è dunque l’Isee? La sigla sta per indicatore della situazione economica equivalente ed è uno strumento che ci permette di andare a misurare la condizione economica delle famiglie nel nostro paese.
L’indicatore non tiene conto solo del nostro reddito, come molti pensano, ma si basa anche su altre caratteristiche. La prima è quella del patrimonio, sia mobiliare che immobiliare, e anche da come è formato il nucleo familiare, per numero e tipologia di membri.
Proprio da quest’anno il calcolo è stato revisionato in base all’articolo 5 del D.L. del 6 dicembre del 2011. Per effettuarlo è bene recarsi in un CAF per evitare di commettere errori soprattutto se non si è esperti. Ma se si commettono degli errori qual è il rischio?
Commettere degli errori nell’Isee ci può portare anche a delle pesanti sanzioni economiche che partono da 5mila euro per arrivare fino addirittura a 25mila. Addirittura c’è il rischio, in casi più gravi, di trovarsi di fronte alla reclusione senza considerare la possibilità di andare a restituire eventuali agevolazioni o benefici ricevuti.
Nonostante tutti questi avvisi va specificato che se si agisce nei tempi stabiliti è possibile apportare dei rimedi. Ma come si corregge l’Isee sbagliato? Ci sono di fatto due modus operandi per agire. Il primo è quello di compilare un modello integrativo FC3 che è utile proprio per andare ad aggiungere quelli che sono dati mancanti.
Altrimenti si può ripetere la procedura fin dall’inizio andando a compilare la DSU che andrà a sostituire quella coi dati errati presentata in precedenza. In questo caso andremo a evidenziare gli errori commessi.
Va specificato inoltre che se l’errore è stato causato da un intermediario abilitato o dal CAF il cittadino può inviare una diffida che permetterà di essere risarciti dei danni subiti. Insomma una via per ovviare a eventuali errori esiste, bisogna solo non essere superficiali e cercare di capire come agire. Il consiglio è quello, anche nel caso di nessun dubbio sulla compilazione, ricontrollare la domanda dopo averla effettuata e verificare che tutto sia al suo posto.
La vita di Antonella Clerici è stata caratterizzata da diverse storie d'amore importanti, la prima…
Sempre più persone vengono tentate di richiamare un numero a seguito di una comunicazione: perché…
Per risparmiare sulle Tasse Universitarie è importante, quest'anno, presentare questa dichiarazione il prima possibile con…
Al via il test nella versione Beta di WhatsApp per sperimentare una nuova funzionalità già…
Per avere un modello Isee con una cifra più bassa, è possibile usare questo trucco…
Il video che ritrae Caterina Balivo diventa in pochi istanti virale: la conduttrice non si…