Il dottor Zain Hasan ha messo sotto accusa molti farmaci da banco assunti con troppa leggerezza: arriva una nuova conferma.
Oggi, prendere un farmaco è un’abitudine comune per molte persone, ma dietro a questi medicinali ci sono controindicazioni importanti che andrebbero sempre considerate. Dobbiamo smettere di assumere farmaci? No, sarebbe controproducente.
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Tuttavia, quando si presenta un problema di salute, sia medici che pazienti tendono a preferire i farmaci da banco agli antibiotici. Partiamo specificando che la loro funzione è ben diversa: i farmaci antinfiammatori non steroidei alleviano il dolore, riducono l’infiammazione e abbassano la febbre, mentre gli antibiotici sono una cura specifica. Oltre a questo, ci sono i rischi del caso.
A sottolinearlo è il dottor Zain Hasan, anestesista californiano, in una dichiarazione rilasciata al Daily Mail. Sebbene i Fans siano utili in molte situazioni, un uso prolungato può portare a alterazioni del sangue che aumentano il rischio di infarti e ictus. La sua tesi è stata confermata da diversi esperti del settore. Ma quando si corre davvero il rischio? A spiegare la questione è il professor Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma.
L’ibuprofene e altri Fans possono aumentare il rischio di ictus fino al 50%
Il professor Antonio Rebuzzi fa il punto della situazione dopo che anche la Food and Drug Administration ha confermato i timori espressi dal dottor Hasan. Molti farmaci comuni, come gli antidolorifici utilizzati da milioni di persone, possono nascondere rischi significativi, compresi infarti e ictus.
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La FDA ha avvertito che l’uso prolungato di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), come ibuprofene e naprossene sodico, può aumentare il rischio di complicanze cardiovascolari dal 10 al 50% o più, a seconda del tipo di farmaco e delle dosi. Questo rischio è particolarmente elevato per chi già soffre di patologie cardiache.
Il dottor Hasan non si limita a mettere in guardia sui Fans; menziona anche i corticosteroidi, una classe di antinfiammatori differenti. Questi farmaci, utilizzati per trattare condizioni come asma, reazioni allergiche e artrite, possono causare ritenzione idrica e aumentare la pressione sanguigna, creando un carico maggiore per il cuore. Degli effetti, questi, che a lungo termine non devono essere sottovalutati, poiché possono portare a seri problemi di salute.
Il professor Rebuzzi chiarisce che i Fans possono aumentare la pressione arteriosa in modo insidioso. “Inibiscono un enzima chiamato cicloossigenasi, il che porta a una riduzione della filtrazione renale e alla ritenzione di liquidi. In parole semplici, se il nostro sistema cardiovascolare è come un impianto idraulico, l’aumento della quantità d’acqua provoca un innalzamento della pressione all’interno dei tubi”, spiega.
Per chi si trova a dover utilizzare i Fans più frequentemente, Rebuzzi consiglia alcune precauzioni. “Se questi farmaci vengono assunti occasionalmente, i rischi sono minimi. Tuttavia, in caso di uso prolungato, è fondamentale monitorare la pressione sanguigna e, se necessario, considerare l’assunzione di diuretici per gestire la ritenzione di liquidi”, aggiunge. Infine, consiglia di proteggere lo stomaco con inibitori di pompa e antiacidi, in quanto i Fans possono causare irritazione gastrica.