I premi BAFTA (British Academy Film Awards) sono stati assegnati il 16 febbraio scorso alla Royal Festival Hall di Londra, nel Regno Unito, e hanno visto trionfare soprattutto due grandi protagonisti
Tempo di premiazioni cinematografiche, tempo di tirare le somme e capire chi ha brillato sopra a tutti. Normalmente arrivati a questo punto si hanno già dei nomi che sono considerati i grandi favoriti, generalmente almeno tre o quattro che si sfidano a singolar tenzone.
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Quest’anno vi è un clima un po’ più soft, non necessariamente ‘depresso’ ma sicuramente un po’ distante da annate come il 1994 dove tra i grandi nomi vi erano Shindler’s List, Nel nome del padre e Quel che resta del giorno. O il 1997 con Il paziente inglese, Fargo, Jerry Maguire e Shine. Per non parlare degli anni ’60, come per la 35° edizione dove trionfò Lawrece d’Arabia e come rivali aveva film come Gli ammutinati del Bounty e Il buio oltre la siepe.
I BAFTA, come i Golden Globe, aprono la strada agli Academy Awards previsti quest’anno il 2 marzo 2025 a Los Angeles. Al momento, tirando le somme, tutto porta verso The Brutalist, il film di Brady Corbet con protagonista Adrien Brody. Anche per gli inglesi infatti questa pellicola è risultata essere particolarmente apprezzata, a pari merito con Conclave di Edward Berger. Questi sono stati i due film che hanno ricevuto più riconoscimenti durante gli Oscar britannici.
Dopo i BAFTA prossima tappa gli Oscar: chi sono i grandi protagonisti
Doveva essere l’annata di quello scapigliato menestrello di Bob Dylan con A Complete Unknown di James Mangold, e sicuramente un po’ lo è stata, anche se la scena se la sta prendendo The Brutalist. In base a quanto raccolto tra Golden Globe e BAFTA, non si può certo negare che Adrian Brody con il suo architetto dall’aria maledetta, non stia racimolando un certo consenso.
Eppure inizialmente si sussurrava che sarebbe stato Anora il grande favorito. Forse la notte degli Oscar ci stupirà e vedrà emergere dall’ombra e brillare, proprio come il significato letterale di Anora “splendente”, e sarà come si suol dire “nomen omen”.
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Al momento la situazione più probabile è la seguente, secondo i bookmakers americani: The Brutalist vincerà come miglior film. Come miglior film animato The Wild Robot. Miglior Regia sempre The Brutalist, quindi Brady Corbet. Miglior attore invece potrebbe vedere il giovane Timothée Chalamet con la sua prima statuetta. Miglior attrice Demi Moore per The Substance, e questo premio è quasi certo a giudicare dai rumors. Miglior attore non protagonista Kieran Culkin per A Real Pain, mentre attrice non protagonista Zoe Saldana in Emilia Pérez.
Poi naturalmente come per ogni edizione, basta poco a ribaltare ogni certezza, mai come quest’anno il risultato risulta essere appeso ad un filo fino all’ultimo. Il passato del resto ci insegna, come fu per Avatar, lo spettacolare film di James Cameron che all’epoca venne candidato a 9 premi Oscar e ne portò a casa in “solo” tre. Da non dimenticare infatti che il film Emilia Pérez è in corsa con ben 13 candidature, che non sono propriamente bruscolini.
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Per chi volesse seguire la Notte degli Oscar e godersi in diretta la premiazione, quest’anno oltre a Rai1 con la possibilità di vedere su RaiPlay la serata, sarà anche possibile seguire tramite Disney+.