A distanza di un mese dall’ordinanza di pulizia della zona rossa, Frosinone non cessa lo sgombero della microcriminalità, ma rincara la dose.
La zona rossa è diventata ancora più rossa, ma stavolta per le nuove strette contro la criminalità. Da un mese, la Prefettura ha attuato un’ordinanza che è tutta un capitolo per la città. La sicurezza deve tornare a essere una priorità, e questo vuol dire misure forti contro la microcriminalità. E oggi, la stazione ferroviaria e la zona rossa attorno a essa sono finalmente sotto una vigilanza attenta.
In questi giorni, come accade spesso ultimamente, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli al capolinea di piazza Pertini, ora passaggio obbligato per i pendolari dopo la chiusura di Piazzale Kambo per i lavori di ristrutturazione della stazione. I carabinieri, con le loro unità cinofile, e la polizia hanno setacciato l’area, portando avanti un’azione mirata. I risultati? Cominciano a vedersi, ma non si abbassa la guardia perché questo potrebbe essere il momento più critico.
Il lavoro delle forze dell’ordine, ad oggi, si fa sentire: I pendolari, scendendo dai treni o attraversando piazza Pertini, trovano un clima di maggiore sicurezza, grazie a controlli costanti che rassicurano non solo chi si sposta per lavoro, ma anche i residenti e i lavoratori della zona, soprattutto nelle ore notturne.
Piazza Pertini non è più un luogo dove si ha paura di transitare, o almeno si inizia a respirare aria nuova. Tuttavia, è bene non abbassare la guardia, perché i criminali potrebbero attendere che l’operazione finisca per poi dare nuovamente vita alla microcriminalità della zona.
Nelle operazioni della scorsa settimana sono stati identificati oltre 230 soggetti e controllati più di 70 veicoli. Sono stati effettuati 9 posti di controllo e contestate 4 violazioni al codice della strada. Durante i controlli, è stato rintracciato un uomo pregiudicato, già colpito da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Questo individuo è stato accompagnato in ufficio e, al termine delle operazioni, è stato condotto nel centro per i rimpatri di Bari. Non è tutto: sono stati emessi 5 ordini di allontanamento dalla zona nei confronti di individui già censiti nelle banche dati di polizia per reati legati agli stupefacenti, contro il patrimonio e contro la persona. Un ulteriore soggetto, già interessato da un ordine di allontanamento nel mese di gennaio, è stato denunciato per aver violato il provvedimento dell’autorità.
Il questore di Frosinone ha fatto sapere che i controlli non si fermeranno, anzi, si intensificheranno. La polizia, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale lavoreranno insieme per garantire che ogni angolo della zona rossa sia monitorato. L’obiettivo rimane quello di restituire alla cittadinanza spazi vivibili e sicuri, in maniera permanente. Di lavoro c’è ancora da fare, ma se si pensa ad un mese fa, la situazione sta cambiando piega.
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