Frosinone sotto la media, i dati preoccupano gli esperti: è la peggiore nel Lazio

Frosinone si trova nella parte più bassa della classifica. È sotto la media e la sua situazione non è affatto rosea.

I dati raccolti in Italia servono a monitorare determinate condizioni delle città e delle regioni. Sono importanti perché, grazie a essi, è possibile fare delle stime e monitorare la situazione. Non è insolito trovarsi davanti a spiacevoli sorprese. Il caso di Frosinone ha causato un certo sgomento. Inaspettatamente, infatti, è risultata essere la peggiore del Lazio. Anche a livello nazionale non se la cava molto meglio.

Tetti di Frosinone
Frosinone sotto la media, i dati preoccupano gli esperti: è la peggiore nel Lazio – montesangiovanniuno.it

Il quadro emerso è piuttosto critico e le ripercussioni sono innegabili. I dati, come sempre, sono stati raccolti dall’Istituto Guglielmo Tagliacarne, il Centro studi di Unioncamere e riguardano il 2023. Successivamente, sarà possibile conoscere anche le informazioni relative agli anni successivi.

Gli esperti preoccupati per Frosinone: dati inferiori alla media nazionale

Frosinone conta 43.157 abitanti ed è uno dei capoluoghi di provincia del Lazio. Si tratta di un territorio esteso che, però, stando agli ultimi dati, non ha soddisfatto le aspettative. Nel 2023, come accaduto anche in precedenza, sono state raccolte e analizzate le informazioni relative al reddito delle famiglie consumatrici. Il risultato ha generato un certo allarmismo per via dei valori riportati.

Questa città si colloca al 102° posto, su un totale di 107. Questo vuol dire che è una tra le più povere in Italia. Il reddito pro-capite, infatti, raggiunge a stento i 15.538,18 euro. È la peggiore anche nel Lazio. La distanza rispetto a Roma è immensa. La città eterna si colloca all’11° posto, con un reddito di 25.507 euro, mentre Viterbo (18.872 euro), Latina (18.033 euro) e Rieti (16.619 euro) sono rispettivamente al 72°, 75° e 89°.

Città di Frosinone
Gli esperti preoccupati per Frosinone: dati inferiori alla media nazionale – montesangiovanniuno.it

Il quadro generale non è affatto rassicurante. La prima cosa da fare per risolvere il problema e per colmare il divario è quella di scoprire le cause. La situazione attuale potrebbe essere legata ai fattori più disparati. Molti di essi, probabilmente, sono legati alla realtà occupazionale.

Il fatto che Frosinone continui a restare indietro rispetto alle altre province del Lazio e a quelle del resto dell’Italia è meritevole di attenzione. Questo caso rappresenta un’anomalia che, in qualche modo, va sistemata. A rimetterci sono i cittadini e le attività economiche presenti sul territorio in questione.

Gaetano Fausto Esposito, nei panni di direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, ha provato a fornire qualche informazione in più. Ritiene che il Sud, dal punto di vista retributivo, sia più in difficoltà, ma anche il Centro abbia una crescita più lenta rispetto alle altre zone: “Le retribuzioni al Sud restano inferiori del 15% alla media nazionale, e il Centro cresce meno del resto del Paese“.

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