L’ambiente, tematica attuale: la città di Frosinone ne sa qualcosa ma non come lo si intenderebbe.
Uno stile di vita che possa abbracciare anche l’ambiente, anzi salvarlo. Ridurre gli sprechi, i consumi energetici e prediligere la bici rispetto ai gas di scarico. Buoni propositi, obiettivi ai quali tutti ci dovremmo adeguare sebbene non sia così semplice: basti guardare, ciascuno, la propria quotidianità.
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Ma è pur vero quanto le nostre abitudini si stiano rivelando deleterie per il mondo intero, ogni giorno un passo in più verso la distruzione. Ragion per cui i ragazzi, principalmente, prendono parte a manifestazioni affinché si sensibilizzi sull’argomento.
Sovente si deliberano iniziative in merito, ad esempio giornate dedicate, tuttavia non basta. Costantemente vengono raccolti dati e redatti report affinché la situazione sia sempre monitorata. Dai risultati, la città di Frosinone è la prima in Italia: l’esito, però, parla chiaro.
Frosinone supera tutti, prima in classifica: è allarme
Fuggire verso nuovi lidi, scappare all’istante senza voltarsi indietro seppur scelta dolorosa. Non restano molte alternative a meno che non si agisca subitaneamente, intervenire con ogni mezzo a disposizione. Un altro tema, forse, apocalittico ma la realtà, talvolta, diventa surreale.
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Frosinone ha battuto il record registrando più giorni di sforamenti delle polveri sottili: ben 70 – secondo le conclusioni tratte dal report Mal’Aria 2025 di Legambiente. Seguono Milano (68 gg) e Verona (66 gg). In segno di protesta, nella città ciociara, si sono svolte manifestazioni con maschere antigas.
Infatti Stefano Ceccarelli e Roberto Scacchi, rispettivamente Presidente del Circolo Legambiente Frosinone e Presidente Legambiente Lazio, asseriscono “Denunciamo i gravi livelli di PM10” – non a caso Frosinone detiene la media annuale di PM10 con 26 (espressa in microgrammi per metro cubo).
Trasporti, attività industriali, riscaldamento casalingo, le polveri sottili sono ovunque. A ciò si aggiunge anche la preoccupazione dell’aspetto orografico, legato ai rilievi montuosi, perché i fattori inquinanti potrebbero stagnarsi e contaminare il paesaggio stesso. A questo punto, ecco la proposta di alcune soluzioni.
Per tal motivo: “Si acceleri la transizione ecologica con più rinnovabili e con l’elettrificazione dei trasporti e dei sistemi di riscaldamento“. Si richiede un tempestivo intervento, prima che sia troppo tardi poiché “Frosinone è affetta da mal’aria“. Altre idee, magari concretizzabili fin da subito.
Ad esempio cambiare le proprie abitudini, optando per una mobilità dolce – quindi sostenibile attraverso mezzi non motorizzati o semplice camminata – oppure il trasporto pubblico, lasciando a riposo l’autovettura nel garage. Probabilmente, solo così potremmo salvarci e aiutare l’ambiente medesimo, una volta per tutte.