È bene prestare attenzione ai farmaci che si assumono, alcuni di questi non sono solo inefficaci, ma addirittura provocherebbero danno all’organismo. Ecco di quali si tratta.
Nessuno di noi ama prendere farmaci se non è estremamente necessario, in alcuni casi perché non hanno certamente un sapore del tutto gradevole, ma soprattutto perché sarebbe bene imparare a capire quando servano davvero e quando no. Un discorso di questo tipo è ovviamente valido a livello generale, non certamente per chi soffre di una malattia cronica e deve quindi prenderne alcuni in via obbligata, spesso anche con cadenza quotidiana, ma a maggior ragione in seguito all’ultimo annuncio che è stato emesso a riguardo e che può mettere tutti in allarme.
Sulla sulla rivista ‘Prescrire’ ora possiamo trovare un elenco aggiornato relativo ad alcuni medicinali che potrebbero rivelarsi non solo non funzionali al disturbo per cui si prendono, ma addirittura dannosi per l’organismo. Non può quindi che essere determinante capire di quali si possa trattare, così da avere un’idea piuttosto precisa se tra questi dovessero rientrare alcuni che abbiamo in casa abitualmente pronti all’uso.
Occhio a questi farmaci: sono pericolosi
Solitamente quando assumiamo una serie di farmaci tendiamo a fidarci e a pensare possano essere utili per il problema di cui soffriamo, non solo perché consigliati dal medico, ma soprattutto perché si pensa che se sono in commercio non ci siano timori di sorta. Gli unici dubbi potrebbero sorgere solo se si hanno alcune allergie, in caso contrario è quasi naturale essere tranquilli e attendere che facciano effetto.
E se questo non accadesse? In casi simili si potrebbe pensare che il nostro organismo non sia riuscito ad assimilarli al meglio e abbia bisogno di qualcosa di più potente, ma non è detto che la ragione sia questa. Ci sono situazioni in cui sono proprio i farmaci stessi a essere dannosi, non può quindi che essere determinante sapere di quali si tratti.
A metterlo in evidenza è la lista fatta dalla Ong indipendente, pubblicata sulla rivista francese ‘Prescrire’, da cui risultano ben 106 farmaci “da evitare per un trattamento migliore”, presi in esame nel periodo dal 2010 al 2024. Il lasso di tempo così ampio fa quindi pensare che il dato non possa che essere attendibile.
Sulla base di quanto emerso nelle ricerche, il rapporto rischio-beneficio è considerato sfavorevole in tutte le situazioni cliniche, ci sono state alcune eccezioni solo nelle autorizzazioni di commercializzazione francesi o europee. A differenza del passato ora ci sono anchei quelli contenenti la reboxetina, che non sembra essere in grado di gestire al meglio i sintomi legati alla depressione, oltre ad avere come effetti perdita di appetito o disturbi sessuali.
Si procede poi con l’ulipristal, raccomandato pazienti che hanno fibromi uterini. Questo ha portato a gravi effetti epatici che in alcuni casi hanno richiesto il trapianto di fegato. Nello scorso anno è stata poi esclusa la fenfluramina, raccomandata per chi ha la sindrome di Lennox. Ora diventa indispensabile ricorrere ad altre soluzioni.
Sono risultati negativi inoltre anche i dati relativi al floroglucinolo, che può provocare effetti collaterali come reazioni allergiche gravi (come la sindrome di Lyell) e rischio teratogeno. Si è notato come spesso non si vada oltre l’effetto placebo, oltre a non riscontrare grandi miglioramenti per chi ha malessere all’intestino. Si tratta inoltre di uno dei medicinali che deve essere assolutamente sconsigliato nelle donne che stanno pensando di avere un bambino o per chi è già in attesa.