Da settimane i cinghiali sono tornati a invadere città e superstrade della Ciociaria: il sindaco di Cassino non sta a guardare.
Siamo solo a marzo, ma la primavera sembra già arrivata in molte città italiane. Con il clima più mite, si ripresenta anche il problema dei cinghiali nelle aree urbane. Negli scorsi anni, in Ciociaria, l’emergenza si manifestava più tardi, ma quest’anno le segnalazioni sono già numerose, tanto da spingere il sindaco di Cassino a predisporre misure straordinarie.
Già nelle prime settimane di febbraio, un cinghiale di piccola taglia ha attraversato improvvisamente la superstrada Sora-Cassino, nei pressi di Fontechiari, causando – per fortuna – solo un impatto lieve con un’auto. Non mancano neppure le incursioni notturne in gruppo, con animali che rovistano tra i rifiuti e spargono immondizia ovunque. Cassino è tra le città più colpite, tanto che il Comune sta accelerando l’iter autorizzativo per interventi di contenimento.
Le segnalazioni si susseguono e i cinghiali, ormai padroni delle aree rurali, non si accontentano più di invadere i campi, ma scendono nelle città, portando con sé non solo il rischio di incidenti, ma anche una crescente preoccupazione tra i cittadini. Le incursioni in pieno centro, come quelle avvenute recentemente su Corso della Repubblica, sono ormai all’ordine del giorno, con i cinghiali che non esitano a rovinare sacchetti di immondizia e a creare disagi, anche nelle ore più affollate, proprio nel cuore della movida.
L’amministrazione comunale non è rimasta indifferente alla situazione, tanto che il sindaco di Cassino ha intensificato, nonché anticipato l’azione per arginare questa emergenza. La Regione, infatti, sta ultimando l’iter per ottenere le necessarie autorizzazioni alla cattura degli animali anche nei centri abitati durante il periodo non di caccia, una misura presa con urgenza anche per il rischio legato alla diffusione della peste suina, una minaccia seria che potrebbe compromettere l’equilibrio dell’intero settore agricolo.
Entro breve, si prevede l’installazione di gabbie in diverse zone critiche della città, da Montecassino a via Sferracavalli, passando per Caira e San Pasquale, aree dove la presenza dei cinghiali è ormai una costante. L’intento non è solo quello di limitare i danni materiali, ma anche di salvaguardare l’incolumità dei cittadini e degli automobilisti. Una volta autorizzato, il piano entrerà in piena fase operativa, con l’augurio che la situazione possa essere finalmente contenuta prima che l’emergenza prenda il sopravvento.
A Cassino, i cinghiali catturati vengono generalmente trasferiti in riserve di caccia designate, come quella situata a Pontecorvo. Lì, gli animali sono custoditi in attesa di ulteriori disposizioni da parte degli enti preposti alla tutela della fauna selvatica. Ad esempio, in passato, una task force ha catturato 15 esemplari, trasportandoli in questa riserva per garantire la loro gestione controllata.
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