Scegliere la domotica in casa significa risparmiare sulle bollette eliminando sprechi che spesso ignoriamo. Quantifichiamo questo risparmio.
Cerchiamo di comprendere come mai la domotica sia la scelta migliore per creare un futuro sostenibile e risparmiare molti soldi a fronte di un investimento iniziale che può essere ammortizzato grazie al Bonus domotica 2025.
Da diversi anni il termine “domotica” è entrato nel nostro vocabolario e nelle case di tante famiglie amanti della tecnologia e del confort. Avere un’abitazione intelligente significa semplificare la vita, aumentare la sicurezza e ridurre i consumi nonché gli sprechi energetici di cui spesso non ci rendiamo conto. Aggiungendo elettrodomestici efficienti, lampade LED e prese elettriche gestibili da remoto il risparmio sarà ancora più significativo.
La termoregolazione permette la gestione del sistema di riscaldamento dallo smartphone, le porte e finestre intelligenti permettono una maggiore efficienza energetica e il sistema automatico di irrigazione ad orari prestabiliti combinato con sensori che impediscono l’attivazione se il terreno è ancora umido consente un’ulteriore riduzione degli sprechi. Volendo quantificare un risparmio l’Osservatorio SOStariffe.it congiuntamente con Segugio.it ha stimato un risparmio base di circa 200 euro in un anno in bolletta. Solo il termostato garantisce un taglio del 5% dei consumi ossia un risparmio di 76 euro all’anno.
Il Bonus domotica 2025 per arrivare a 200 euro di risparmio
Se avete voglia di trasformare la vostra casa in un’abitazione domotica e approfittare della convenienza in termini di confort ed efficienza energetica dovete conoscere il Bonus domotica 2025, uno sgravio fiscale richiedibile se gli interventi riguardano la prima o la seconda casa. Attenzione, questa misura è collegata ai lavori dell’Ecobonus o del Superbonus.
Solo ristrutturando casa si potrà ottenere lo sgravio per l’acquisto di sistemi e dispositivi di domotica riconducibili al building automation (impianti di climatizzazione degli ambienti e di generazione dell’acqua calda sanitaria Acs). Nel 2025 lo sgravio fiscale sarà pari al 50% per gli interventi domotici dell’abitazione principale e al 36% per le seconde case. Nel 2026 e nel 2027 si prevedono ulteriori riduzioni delle percentuali arrivando al 36 e al 30%.
Per accedere alla misura le nuove tecnologie dovranno avere almeno classe energetica B e permettere la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria nonché di climatizzazione estiva. Si potranno portare in detrazione anche le spese per la fornitura e la messa in posa delle apparecchiature elettriche, meccaniche ed elettroniche, le opere murarie ed elettriche e le prestazioni di natura professionale. Non sono spese ammesse, invece, quelle per l’acquisto di tablet, pc e smartphone ossia dispositivi che consentono l’interazione da remoto.
