Tra i tanti raggiri online di siti e-commerce poco affidabili, spunta una truffa che non esclude nemmeno le grandi aziende: come difendersi.
Ormai tutti – o quasi – acquistiamo online. C’è chi attribuisce l’aumento del fenomeno alla pandemia, chi invece sostiene che il tempo per girare nei negozi sia drasticamente diminuito. Qualunque sia la causa, la realtà è chiara: gli acquisti digitali sono una parte consolidata delle nostre abitudini.
A confermarlo sono i numeri. Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano e i report di Netcomm, in Italia gli acquirenti online sono circa 38 milioni, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti. Il commercio elettronico nel nostro Paese sta registrando un’espansione significativa, con settori come food & grocery, moda e tecnologia in forte aumento.
Si tratta, per la maggior parte, di siti sicuri che vendono prodotti reali con pagamenti tracciabili. Eppure, la truffa del reso non risparmia nemmeno loro. Negli ultimi tempi, questa frode è diventata uno dei temi caldi della cronaca sulle truffe online.
La truffa del reso: cos’è e come difendersi
Abbiamo acquistato un oggetto online, ma non è quello che ci aspettavamo o non ci soddisfa, quindi decidiamo di restituirlo. Fin qui tutto normale, eppure qualcosa può andare storto: il pacco arriva a destinazione vuoto. Una situazione più frequente di quanto si creda, soprattutto quando si tratta di prodotti tecnologici o di alto valore.
Ma chi è il colpevole? La verità è che può essere chiunque. Il venditore potrebbe accusare il cliente di aver spedito un pacco senza l’oggetto, il corriere potrebbe essere responsabile della sottrazione, o potrebbe esserci stata un’intercettazione del pacco durante il trasporto. Una situazione complessa che rende difficile ottenere un rimborso. Dunque, come proteggersi dalla truffa del reso? Esistono alcuni trucchi per difendersi (e dimostrare la propria buona fede) in caso di controversia. Tra questi:
- Fotografare il pacco sulla bilancia: prima di effettuare il reso, è utile scattare una foto con il pacco imballato e appoggiato su una bilancia. Questo aiuta a dimostrare il peso reale del pacco al momento della spedizione.
- Utilizzare scatole integre e sigillarle con nastro antieffrazione: un sigillo di sicurezza riduce il rischio che il pacco venga aperto lungo il tragitto.
- Annotare il numero di serie: per dispositivi elettronici, il codice identificativo (IMEI per i telefoni) può essere utile per bloccare l’uso del dispositivo e dimostrare il possesso.
- Assicurare la spedizione: se l’oggetto ha un valore elevato, un’assicurazione potrebbe essere un investimento utile per ottenere un rimborso in caso di problemi.
Che dire, l’attenzione è sempre l’arma più potente contro raggiri di ogni tipo. Nonostante la truffa del reso sia sempre più diffusa, con qualche accortezza possiamo evitarne le conseguenze.
