Nessuno la conosce eppure, nel suo piccolo, questa donna ha fatto la Storia: dalla Ciociaria, un racconto di resilienza a cui ispirarsi.
La zona ciociara cela storie bellissime, antiche e attuali. Dalle leggende alle narrazioni più contemporanee, comunque se ne rimane totalmente affascinati. L’arte che si intreccia con il romanticismo e ne esce fuori un capolavoro. All’appello, però, manca un’altra grande protagonista.

Una donna ha condiviso i propri ricordi di vita concedendo a chiunque l’ascoltasse di farne parte. Raccontare è la nostra salvezza perché, così, il passato si tramanda senza dimenticare. E, inoltre, aiuta a costruire un futuro migliore. Questo lo scopo, seppur involontario, della persona in questione.
Memorie intrise di bellezza poiché, alla fine, ciò che se ne coglie è l’insegnamento finale. Probabilmente pochissimi la conoscono, magari nei dintorni, ma da oggi tutti sapranno il suo nome e, soprattutto, lei diventerà un’icona di libertà e forza. Quell’atto di ribellione che ha rivoluzionato la sua l’esistenza.
Ciociaria, che storia! La passione, questo spirito guida
Dalla Ciociaria con furore, certi racconti nutrono l’anima e aprono il cuore. Immersi in un mondo così brutale di cui l’attualità ne è vivida rappresentazione, ogni tanto qualche barlume di speranza risolleva l’umore. Uno sguardo che illumina il presente, fungendo da ispirazione per le prossime generazioni.

Ebbene, la puntata dell’11 marzo de Le Ragazze – trasmissione condotta da Francesca Fialdini su Rai 3 – dedicata alle ‘giovani’ degli anni ’50. Tra queste, la signora Nazzarena Graziani, 85 anni, nata a Paliano in provincia di Frosinone. Di origini contadine e con una grande passione: la cultura, l’amore per lo studio.
Fin da bambina le è sempre piaciuto andare a scuola ma ha dovuto lasciare, con grande dispiacere, appena concluse le elementari. L’attendeva la vita di campagna, tra fatica e sacrifici. Il fratello, invece, ha potuto proseguire la sua istruzione perché figlio maschio. Nonostante ciò, non si è mai persa d’animo.
Amante della lettura, ha divorato libri su libri – ne possiede una collezione infinita, di generi e autori differenti – dividendosi tra il lavoro di operatrice scolastica e quello di madre. Una gran sete di conoscenza, voglia di sapere nonché costruire la propria formazione, visto che le era stata negata dai genitori, ai tempi.
Una vita modesta ma ricca – e, in questo caso, la ricchezza non è misurata attraverso il filtro del denaro – sempre con un’opera letteraria sotto il braccio. Conclude con un monito importante per i giovani d’oggi: essere giudiziosi, studiare e avere a cuore la propria dignità. Tre preziosi consigli alla base dell’essere umano.