Dal 2025 addio a questi debiti di vecchia data: le nuove regole per le cartelle esattoriali

Nel 2025 moltissimi contribuenti troveranno la loro situazione debitoria più leggera, se non totalmente estinta: chi vedrà prescritti i debiti nel 2025.

Quest’anno la lotta contro i debitori si fa più serrata che mai. Le nuove normative sono diventate più severe, aumentando le procedure di recupero forzoso per chi non paga. Ma non tutti sono destinati a perdere beni o stipendi. Alcuni gruppi, come i nullatenenti senza reddito o chi rientra nella Legge Salva Suicidi, possono tirare un sospiro di sollievo.

Questa legge protegge chi è in grave sovraindebitamento, consentendo la ristrutturazione dei debiti e prevenendo il pignoramento. Anche le persone con disabilità certificata godono di tutele speciali, a condizione che i loro beni siano ritenuti essenziali per la vita quotidiana.

Ma la vera novità è un’altra: molte cartelle esattoriali più vecchie potrebbero essere dichiarate prescritte. Questo accade se non sono stati ricevuti avvisi o solleciti negli ultimi anni. Vediamo più nel dettaglio come funziona questa prescrizione, quali debiti sono stati prescritti negli scorsi giorni e come controllare la propria situazione.

Quali cartelle esattoriali sono state prescritte nel 2025

Nel 2025, molte cartelle esattoriali non saranno più esigibili per prescrizione, che fungerà da ‘cestinamento’ per i debiti che non sono stati recuperati nel tempo. In sostanza, la prescrizione estingue il diritto del creditore a riscuotere un credito, quando non ha compiuto atti di recupero, come notificare solleciti o pignoramenti. La durata di questa prescrizione varia a seconda del tipo di debito e può andare da tre a dieci anni.

Ad esempio, alcuni debiti, come il bollo auto, si prescrivono in tre anni. Quelli non pagati nel 2021, per esempio, si prescriveranno il 31 dicembre 2024, quindi nel 2025 quelle cartelle non saranno più esigibili.

Altri debiti, come IMU, TARI, contributi INPS e multe, si prescrivono in cinque anni. Pertanto, nel 2025, i debiti risalenti al 2020 saranno ormai prescritti e le relative cartelle non potranno più essere richieste. Infine, IRPEF, IVA e canone RAI, si prescrivono in dieci anni. Dunque, tenendo conto del medesimo esempio, i debiti accumulati nel 2015 saranno prescritti nel 2025.

Per controllare se le cartelle esattoriali di vecchia data sono ancora attive o se sono già prescritti, basta accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Registrandosi nell’area riservata con SPID, CIE o CNS, sarà possibile consultare l’estratto conto. In questa sezione si trovano tutte le informazioni sui debiti ancora pendenti, insieme ai dettagli su eventuali notifiche ricevute.

Quindi, se nel 2025 ci si troverà ad avere cartelle vecchie e non più esigibili, sarà possibile vedere il proprio debito finalmente estinto, a meno che non siano stati compiuti atti di recupero negli ultimi anni.