La nuova serie dedicata al romanzo di Dumas sta conquistando pubblico e critica per via della cura ai dettagli, aspetto per il quale si deve ringraziare anche un abitante della ciociaria.
La potenza della storia narrata da Alexandre Dumas ne Il Conte di Montecristo si avvicina per trasporto emotivo e carica drammatica alle opere teatrali di William Shakespeare, narra di uomo e della sua vendetta ma anche dell’umanità e di come la sete di gloria e potere spingono i più ambiziosi a schiacciare il prossimo senza riguardi per la vita umana.
Per quanto dunque il contesto sia ormai desueto, antico, la natura umana e il messaggio che emergono da questo racconto rimangono quantomai attuali. Il potenziale di una serie tv sul Conte di Montecristo è sempre molto alto, ma trattandosi di un soggetto ripreso varie volte c’è bisogno probabilmente di maggiore cura e attenzione di quanta se ne debba mettere per qualcosa di mai visto prima.
Il pubblico infatti fa in maniera naturale e inconscia dei paragoni non solo con quanto scritto nel libro ma anche con quanto visto negli anni precedenti, vivisezionando l’opera per sviscerarne ogni dettaglio e ogni possibile incongruenza. Il lavoro svolto da Billie August in tal senso è eccellente, la cura dei dettagli e la fedeltà all’opera originaria hanno permesso alla serie di ottenere consensi unanimi.
La fedeltà è un aspetto fondamentale per le opere ambientate in un contesto storico ben preciso. Certo per una trasposizione di un’opera letteraria non si pretende una precisione storica pari a quella di un’opera documentaristica, tuttavia è necessario che non emergano palesi incongruenze con il periodo storico di riferimento e con quanto narrato dall’autore.
Per quanto nel complesso tendano a rimanere in secondo piano, i dettagli sono ciò che fanno la differenza e che consentono la perfetta immedesimazione dello spettatore. Nella serie tv di August ci sono parecchie scene a cavallo o in carrozza, ma anche scene in cui in sottofondo si notano che si spostano a cavallo.
Queste scene sono state realizzate in maniera meticolosa ed il merito è tutto di Francesco Cipolla, giovane ciociaro che si è occupato della gestione dei cavalli e delle carrozze per conto dell’azienda “Movie & Horses”. Un compito per il quale è altamente qualificato, visto che la sua famiglia è proprietaria del Ranch Saypol Horse, maneggio e centro di equitazione di Giuliano di Roma.
Francesco gareggia e addestra cavalli sin da piccolo e negli ultimi anni ha cominciato a collaborare con il mondo del cinema sia come addestratore di cavalli che come Stunt Horse per alcune scene che richiedevano maestria nel cavalcare. Tra i film a cui ha preso parte spiccano “Campo di Battaglia” e “William Tell”, mentre tra le star con cui ha recitato ci sono Alessandro Borghi, Sam Claflin e Ben Kingsley.
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