Le multe per le violazioni del Codice della Strada possono essere pagate con l’Assegno di Inclusione? Cosa prevede la normativa sulla misura.
A breve, molti percettori dell’Assegno di Inclusione riceveranno la seconda mensilità dell’anno, secondo il calendario che l’Inps ha pubblicato nelle scorse settimane. Come sempre, gli importi arriveranno in due distinte date, in base alla presentazione della domanda, e accreditati sulla Carta di Inclusione.
Il contributo, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, può essere utilizzato solo per l’acquisto di specifici beni e servizi. Molti si chiedono se tra questi possano rientrare le multe emesse per le violazioni delle norme del Codice della Strada. Capiamo se sia possibile e cosa prevede, nello specifico, la normativa in merito.
L’Assegno di Inclusione è la misura che, da oltre un anno, insieme al Supporto per la formazione e il Lavoro, ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Tale contributo è rivolto ai soggetti con un reddito non oltre la soglia dei 10.140 euro e che fanno parte di un nucleo familiare con almeno uno dei membri in una delle seguenti condizioni: disabile, minorenne, over 60, o in condizione di svantaggio.
Gli importi, calcolati dall’Inps, vengono accreditati mensilmente sulla Carta di Inclusione, prepagata assegnata al titolare del beneficio e rilasciata da Poste Italiane. Le somme in questione, come prevede la normativa, possono essere utilizzate per l’acquisto di beni alimentari, spese sanitarie, il pagamento delle bollette e altri servizi.
Molti beneficiari si chiedono se sia possibile pagare anche le multe con la Carta di Inclusione. Come si legge sul sito di Poste Italiane e sulla Piattaforma GePI del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con gli importi dell’Adi non è possibile acquistare:
Nell’elenco appena indicato dei beni vietati non figurano le sanzioni, dunque, i percettori dell’Adi possono provvedere al pagamento delle multe utilizzando la Carta di Inclusione. È bene precisare, però, che esistono delle limitazioni relative alla proprietà di veicoli. Per percepire la misura, difatti, è necessario che il beneficiario non sia proprietario o disponga di mezzi con cilindrata superiore ai 1600 cc o moto oltre i 250 cc di cilindrata, immatricolati nei tre anni precedenti alla domanda.
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