Boom di turisti in Ciociaria, luoghi nascosti e magici: ecco perché tutti vogliono visitare questi posti

Tra borghi fantastici, Castelli abbandonati e paesaggi naturali protetti; così la Ciociaria conquista il turismo italiano e non solo.

Il 2024 ha rappresentato un vero e proprio boom turistico per la Ciociaria e il 2025, l’anno del Giubileo, promette di portare con sé una nuova scia internazionale che rende questo angolo di Lazio uno luoghi immancabili da visitare.

castello di vicalvi
Boom di turisti in Ciociaria, luoghi nascosti e magici: ecco perché tutti vogliono visitare questi posti – (foto credits @prolocovicalvi) montesangiovanniuno.it

L’anno da poco trascorso ha rappresentato per i 91 comuni della Ciociaria un vero e proprio rilancio economico e turistico; merito anche delle tante bandiere arancioni assegnate. Nel 2024, questo pezzettino di Lazio, ha conquistato diversi riconoscimenti turistico-ambientali assegnati dal Touring Club Italiano ai paesi dell’entroterra con meno di 15mila abitanti che si distinguano per l’accoglienza, la cura del patrimonio artistico e culturale ma anche per la sostenibilità ambientale.

Un’idea di turismo insomma lontano da quello di massa e che si prende anche dell’ambiente. Una scia che promette di proseguire in questo 2025, l’anno giubilare che di per sé attrarrà tantissime persone da ogni parte del mondo e che potrebbero ritrovarsi a scoprire la Ciociaria, i luoghi misteriosi, le abazie come i piccoli borghi.

Ciociaria: scrigno turistico del Lazio, consiglio di viaggio

Per gli appassionati di storia medievale e castelli, la Ciociaria rappresenta un po’ un Paese dei balocchi; sono tantissime qui le vecchie fortezze ancora visitabili o dove si organizzano eventi particolari. A partire dal possente Castello di Vicalvi -che rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura difensiva che si inserisce nel contesto urbano- ma come non citare anche il Castello dei Conti d’Aquino a Monte San Giovanni Campano o il Castello Farnese nel borgo di Pico.

lago caterno ciociaria
Ciociaria: scrigno turistico del Lazio, consiglio di viaggio -(foto credits @illazionascosto) montesangiovanniuno.it

A questi luoghi si aggiungono le cosiddette Città perdute della Ciociaria, parliamo di rovine o aree archeologiche che sono la testimonianza dell’epoca romana e non solo; come le rovine di Roccasecca, l’Acropoli di Arpino e l’Aquinum a Castrocielo una delle più importanti aree archeologiche della regione.

Importantissimi anche i luoghi sacri che rappresentano una delle vere spinte al turismo in Ciociaria. Dalla più famosa Abazia di Montecassino a Cassino -uno dei luoghi di culto più importanti del Lazio e dell’Italia- passando per il Santuario Madonna dell’Auricola ad Amaseno fino all’Abazia di Casamari a Veroli.

All’inizio si parlava, infine, di bandiere arancioni come simbolo di sostenibilità ambientale e di fatto non si può parlare delle attrazioni della Ciociaria senza citare quanto meno le aree protette. La scelta qui è davvero vasta: si parte dal Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini -oltre 29mila ettari di territorio nelle province di Roma e Frosinone- fino al più famoso Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, senza dimenticarsi dei luoghi misteriosi come il tranquillissimo Lago di Caterno a poca distanza da Fiuggi.

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