Bonus pensione con 5 anni di arretrati, la lista dei beneficiari

I pensionati possono aumentare la pensione con il cosiddetto “bonus pensione” con 5 anni di arretrati. In quest’articolo analizziamo di cosa si tratta e chi può riceverlo anche ogni mese.

Sono molti i pensionati che ricevono una pensione bassa e non conoscono la possibilità di chiedere un incremento retroattivo di cinque anni.

Uomo anziano e donna che ascoltano una donna che spiega
Bonus pensione con 5 anni di arretrati, la lista dei beneficiari (montesangiovanniuno.it)

Non è un vero e proprio bonus pensione, ma si tratta di prestazioni aggiuntive che spesso i pensionati con sanno di dover chiedere e perdono la possibilità di ottenerlo.

Bonus pensione con arretrati e diritti inespressi: la verità poco conosciuta

Si tratta delle prestazioni aggiuntive per “diritti inespressi”, dal nome si evince che si tratta di diritti richiedibili che, però non sono goduti dalla persona interessata. Il più delle volte, il motivo della mancata richiesta da parte del pensionato è dato dalla scarsa conoscenza della normativa.

Quaderno con su scritto bonus vicino ad un pc
Bonus pensione con arretrati e diritti inespressi: la verità poco conosciuta – montesangiovanniuno.it

Le prestazioni aggiuntive sono misure a sostegno delle pensioni basse, sono riconosciute delle maggiorazioni o integrazione all’assegno mensile percepito. Tali prestazioni non sono in automatico, ma bisogna richiederle all’INPS se si rispettano i limiti di reddito richiesti. I diritti inespressi sono sempre recuperabili con arretrati degli ultimi cinque anni. Per sapere se si ha diritto a tali prestazioni si può utilizzare il servizio dell’INPS “consulente digitale delle pensioni”. Si tratta di un servizio personalizzato che permette ai pensionati di verificare se hanno i requisiti per accedere alle prestazioni integrative. Il servizio è di facile utilizzo, ed è disponibile sia con l’autenticazione con lo SPID o CID, sia senza.

Le prestazioni economiche, chiamate “bonus pensione”, che possono chiedere i pensionati sono: il supplemento, l’integrazione al minimo e maggiorazioni sociali.

Il supplemento pensioni è una prestazione economica destinata a coloro che hanno continuato a lavorare anche dopo la pensione. Questo supplemento, di norma, può essere richiesto trascorsi 5 anni dalla pensione o dalla precedente richiesta di supplemento. La richiesta può essere anticipata a due anni, una sola volta, e solo nel caso il pensionato abbia superato il limite anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia.

L’integrazione al trattamento minimo è la cosiddetta pensione minima, per un importo nel 2025 di 603,40 euro. Possono chiedere l’integrazione coloro che percepiscono una pensione più bassa di 603,40 euro. Questa misura è destinata solo ai pensionati che percepiscono la pensione calcolata con il sistema retributivo o misto. Inoltre, è richiesto un requisito reddituale annuo lordo che deve essere inferiore a 7.844,20 euro, se coniugato il limite di reddito non deve superare i 23.532,60 euro.

Le maggiorazioni sociali sono prestazioni previdenziali per i pensionati che si trovano in condizioni economiche svantaggiate e hanno un’età di almeno 60 anni. L’importo delle maggiorazioni è fisso, ed è così suddiviso: per i pensionati con un’età compresa tra 60 e 64 anni, spetta un importo di 25,83 euro al mese; per i pensionati con un’età compresa tra i 65 e 69 anni, spetta un importo mensile di 82,64 euro; per i pensionati con almeno 70 anni, spetta un importo di 136,44 euro al mese, tale importo si riduce se il pensionato percepisce la quattordicesima a 124,44 euro al mese.

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