Bonus Maroni: come accedere alla misura che aumenta lo stipendio a breve termine ma riduce la pensione futura
Il Bonus Maroni è una misura che consente ai lavoratori di scegliere di farsi versare una parte dei propri contributi previdenziali direttamente in busta paga, anziché versarli all’ente previdenziale. Questa opzione è particolarmente interessante per chi desidera un reddito immediato più alto, ma comporta una penalizzazione nel lungo periodo, in quanto i contributi non vengono contabilizzati ai fini del calcolo della pensione.
In pratica, il lavoratore chiede all’azienda di trattenere solo la parte dei contributi che normalmente dovrebbe versare all’istituto previdenziale. Di solito, circa il 9,19% del totale dei contributi obbligatori per la pensione viene versato dal lavoratore, mentre il restante 23,8% è a carico dell’azienda. Con il Bonus Maroni, la parte che normalmente sarebbe versata dal lavoratore al sistema previdenziale viene invece aggiunta direttamente alla sua busta paga, aumentando così l’importo netto che riceve ogni mese.
Tuttavia, l’effetto collaterale di questa scelta è che il montante su cui si calcola la pensione futura sarà inferiore, in quanto la parte di contributi non versata non andrà a incrementare il fondo pensionistico. Questo significa che, sebbene il lavoratore possa beneficiare di una busta paga più alta nell’immediato, il suo futuro pensionistico ne risentirà, con una pensione più bassa rispetto a quella che avrebbe ottenuto se avesse versato tutti i contributi previsti.
Il Bonus Maroni è particolarmente utile per chi si avvicina alla pensione e desidera godere di una maggiore liquidità, in particolare per chi ha già maturato i requisiti per la pensione anticipata o la Quota 103. La Quota 103 permette di andare in pensione con 41 anni di contributi, mentre la pensione anticipata richiede 42 anni e dieci mesi di contributi, con un anno in meno per le donne.
È importante sottolineare che, nonostante la riduzione dei contributi versati, il Bonus Maroni non comporta altre penalizzazioni per i periodi già contribuiti. Ciò significa che non ci saranno decurtazioni sulle pensioni già maturate in passato. Tuttavia, il risparmio sui contributi avrà effetto solo sui periodi successivi alla scelta del Bonus Maroni, con un impatto che potrebbe essere più o meno rilevante a seconda degli anni mancanti al pensionamento.
Questa misura si rivela una soluzione interessante per chi è vicino alla pensione e preferisce un aumento immediato della retribuzione, pur essendo consapevole delle implicazioni sulla futura pensione. La decisione va presa valutando attentamente il bilancio tra vantaggi a breve termine e i sacrifici a lungo termine.
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