Non è soltanto il bagno il luogo in cui si annidano germi e batteri in casa: quotidianamente si entra a contatto con uno dei più pericolosi e inaspettati.
Dovrebbe essere il luogo più sicuro in cui rifugiarsi, eppure il più delle volte si trasforma in un vero pericolo per la salute. La casa, nonostante gli sforzi di manutenzione e pulizia che si compiono ogni giorno, può nascondere dei veri e propri nidi di germi.
Spesso si tratta delle zone e degli oggetti più inaspettati, con i quali si entra inevitabilmente a contatto. Molti esperti si sono impegnati nell’analizzare attraverso approfondite ricerche, i punti in cui maggiormente si accumula lo sporco, giungendo a conclusioni sorprendenti.
La mente porta erroneamente a pensare che il WC possa essere un’arma batterica, ma si tratta di una pura immaginazione. Le maniglie e gli interruttori, ad esempio, proprio come nel caso dello smartphone, vengono costantemente toccati con le mani e sono dunque, tra i più contaminati.
Lo stesso può dirsi per il soffione o le tende della doccia, dove l’umidità favorisce la comparsa di muffe e crea il terreno fertile per la proliferazione dei batteri. Non sono neppure queste però, le minacce più gravi. Esiste un luogo ancor più impensabile che, secondo i ricercatori, rappresenta un enorme rischio per l’organismo.
Cumulo di microbi: il pericolo inaspettato in casa
É molto difficile immaginare che un luogo in cui normalmente ci si lava, possa invece essere un grande pericolo per il proprio benessere. Lo ha dimostrato uno studio della Flinders University in Australia, durante il quale gli scienziati hanno evidenziato il rischio di infezione e contaminazione dei lavandini.
Sia in ambito ospedaliero che casalingo, proprio questi alleati dell’igiene sarebbero invece tra le peggiori minacce che si trovano in ogni luogo. Che si tratti dei lavandini collocati in cucina o di quelli del bagno, tutti nei loro tubi e nei biofilm che si vengono a creare, possono ospitare un gran numero di germi corrosivi e patogeni.
Molti di questi infatti, sono presenti nella stessa acqua e continuano a proliferare rendendosi potenzialmente dannosi per la salute. I batteri che vivono nel lavandino, come sottolineato dai ricercatori, possono diventare i responsabili di malattie molto importanti come la Legionellosi o la polmonite. Potrebbero altresì, contribuire all’infezione delle ferite. Lo studio ha puntato l’attenzione su un luogo al quale spesso non si presta la giusta attenzione e che necessita di un’igiene molto più approfondita.
I rischi sarebbero inoltre, molto più alti nei lavandini domestici rispetto a quelli ospedalieri, che vengono puliti puntualmente secondo le regole di controllo del settore sanitario. Una maggiore rigidità dunque, è fondamentale anche nell’ambito della propria dimora, dove è consigliabile mettere in atto regolarmente le dovute procedure di pulizia degli scarichi e dei rubinetti stessi. Soltanto in questo modo sarà possibile scongiurare quello che si presenta come un pericolo da non sottovalutare.
