Per quanto riguarda la sanatoria fiscale, è tempo di dire addio a questa soluzione. Le cartelle esattoriali, di conseguenza, andranno pagate ed a queste si andranno ad aggiungere anche le sanzioni e gli interessi.
Come è noto, la pressione fiscale in Italia è da sempre un tema ed un fattore. Sono tanti gli aspetti da tenere in considerazione da questo punto di vista, mentre dall’altra parte è un problema ingente ed enorme quello legato all’evasione, che in Italia ogni anno sottrae alla collettività tantissimi milioni di euro che spariscono dai radar dello Stato e delle autorità. In tal senso, da diverso tempo si sta provando a porre un freno ed un argine a queste questioni, ma al momento i risultati non sono particolarmente soddisfacenti.
Molto spesso uno degli strumenti più diffusi da questo punto di vista è sicuramente rappresentato dalla cosiddetta sanatoria fiscale. Si tratta di un qualcosa che si utilizza di tanto in tanto per recuperare in maniera veloce le imposte non versate, andando ad impattare in maniera importante anche sul numero di contenziosi aperti tra lo Stato ed i cittadini. Inoltre, garantisce anche una entrata immediata nelle casse dello Stato. E’ tempo, però, di dire addio alla soluzione rappresentata dalla sanatoria fiscale. Andiamo a vedere perché.
Niente più sanatoria fiscale: ecco per quale motivo
Il problema da questo punto di vista è l’abuso di sanatorie potrebbe dare l’idea che i contribuenti possano risolvere la loro posizione fiscale poco chiara senza pagare per intero le imposte dovute, semplicemente aspettando il prossimo condono che tanto prima o poi arriverà. Questo strumento, di conseguenza, potrebbe incentivare atteggiamenti opportunistici da parte dei contribuenti, con cittadini che preferiscono non pagare e sperano di beneficiare di una sanatoria in futuro.
