Annunciate importantissime novità sugli accertamenti bollo auto in corso di esecuzione: è possibile regolarizzarsi grazie a sanzioni ridotte
Il bollo auto, anche conosciuto come “tassa automobilistica”, è un tributo locale che in passato era chiamato “tassa di circolazione”. Tale imposizione fiscale grava su tutti gli autoveicoli e i motoveicoli immatricolati nella Repubblica italiana e va versata a favore delle Regioni di residenza.
La proprietà di un autoveicolo o di un motoveicolo è presunta al momento dell’iscrizione nel Pubblico Registro Automobilistico. La recente riforma fiscale ha modificato numerose normative del sistema sanzionatorio per chi omette di dichiarare i tributi locali, al contempo ampliando l’accertamento esecutivo dei tributi regionali come per esempio il bollo auto. Vediamo subito nel dettaglio cosa è cambiato e cosa devi assolutamente sapere per evitare di incorrere in controlli stringenti.
Si deve ricordare che il calcolo del valore economico del bollo auto dipende da diversi fattori: la potenza del mezzo (espressa in chilowatt escludendo i decimali), il coefficiente regionale, la classe d’inquinamento e l’età del motoveicolo o autoveicolo.
Di recente, le sanzioni relative alle imposte locali hanno subito un ridimensionamento o, per meglio dire, un alleggerimento, come già avvenuto con i tributi erariali. Tale spinta modificativa è sorta dalla necessità di allineare la regolamentazione italiana agli standard europei, i quali presentano un maggiore equilibrio rispetto alla disciplina nazionale.
Secondo le ultime disposizioni, introdotte recentemente, tutti gli enti territoriali devono necessariamente allinearsi con le regole generali previste per le sanzioni amministrative tributarie. Una delle più importanti novità è la sanzione unica del 100% in caso di omessa dichiarazione che va a sostituire l’attuale sistema che invece si basa su penalità variabili dal 100% al 200%. Ma vediamo nel dettaglio cos’altro c’è da sapere per poter usufruire di questa riduzione delle sanzioni e per non essere sottoposti a controlli più pervasivi.
La sanzione per un’eventuale dichiarazione infedele scende al 40%, mentre fino a poco fa le soglie erano tra il 50% e il 100%. La modifica sicuramente più rilevante riguarda l’estensione dell’accertamento esecutivo ai tributi regionali come appunto il bollo auto. Tale procedura era tra l’altro già utilizzata per entrate erariali e comunali.
In tal modo, l’avviso di accertamento e la cartella di pagamento confluiranno in un unico atto: la notifica preventiva separata non sarà dunque più necessaria. Lo scopo finale di queste recenti modifiche è semplificare i procedimenti e rendere più rapida la procedura di riscossione. Per il bollo auto, quindi, le Regioni potranno operare più velocemente riducendo i tempi burocratici.
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